CATANIA – “Abbiamo 50enni, 60enni non vaccinati e ricoverati in gravi condizioni. Gli chiedi per quale motivo non siano vaccinati, inventano scuse improbabili, come quando non vuoi andare a scuola, ma rischiano la vita”. Sono le parole di Carmelo Iacobello, primario del reparto covid del Cannizzaro di Catania. “Alcuni – continua Iacobello -li abbiamo tirati fuori da gravi polmoniti, la situazione peggiora con gli 80enni non vaccinati e gli immunodepressi”.
Il ritorno dei ricoverati
Dopo un mese di giugno con quasi zero ricoveri, adesso 20 posti su 24 del reparto covid del Cannizzaro sono occupati: “Pochissimi i ricoverati vaccinati con doppia dose, si tratta solo di soggetti anziani o immunodepressi, che hanno bisogno di assistenza. Gli anziani, in particolare, non hanno una risposta immunitaria molto forte. Quello che osserviamo sui vaccinati giovani sono leggere sintomatologie. Tra gli ultraottantenni sono sempre meno di quelli che siamo abituati ad osservare rispetto al periodo in cui non c’erano i vaccini. C’era una percentuale molto significativa di soggetti che perdevano la vita”.
Il boom di contagi
Iacobello ha le idee chiare: “Abbiamo festeggiato l’Inter, la nazionale, i giovani sono i principali diffusori della malattia. È un mix esplosivo con la variante Delta molto diffusiva, i genitori hanno paura a fare vaccinare i figli, gli anziani che hanno contatti con i giovani, subiscono un impatto diverso. Nel ventenne la malattia o è sintomatica o paucisintomatica. L’unica strada sono i vaccini”.