La metà dei comuni siciliani colpiti dagli incendi a luglio e agosto

La metà dei comuni siciliani colpiti dai roghi a luglio e agosto

La mappa della Protezione civile regionale. Volontari dal Veneto sulle Madonie
L'EMERGENZA
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PALERMO – Gli incendi sembrano dare tregua alla Sicilia, regione che tra luglio e agosto ha visto quasi un Comune su due interessato dalle fiamme. Dopo i giorni di inferno, con roghi che hanno devastato l’Isola da Catania a Palermo, la giornata di oggi appare più tranquilla. Il presidio e il controllo del territorio ha scongiurato la scorsa notte il ripetersi dell’innesco degli incendi che hanno devastato le Madonie. I vigili del fuoco e forestali sono intervenuti a Petralia Soprana e Sottana e Polizzi Generosa e anche lungo l’autostrada Palermo-Catania, tra Altavilla e Trabia. Piccoli focolai spenti in pochissimo tempo che non hanno provocato danni. I controlli proseguiranno anche nelle prossimi giorni perché le temperatura anche dopo ferragosto resteranno molto alte.

“L’attacco alla Madonie a mio avviso ha lo scopo solo di accelerare la desertificazione che si vuole realizzare in queste zone – dice il sindaco di Petralia Sottana Leonardo Iuri Neglia -. Già i nostri giovani, le nostre energie migliori stanno lasciando via queste zone andando fuori perché qui non c’è lavoro. Quando i paesi si ripopolano e abbiamo cercato di organizzare manifestazione per rivitalizzare la nostra zona subiamo questo attacco concentrico che rischia di fare fuggire quanti avevano scelto di trascorrere l’estate da noi. E’ un’ipotesi. Ma io vedo questa volontà in questi attacchi che ormai si ripetono ogni anno. Nel mio comune ci sono stati solo danni alle colture. Meno rispetto a quanto successo nei comuni di Petralia Soprana, Castellana, Polizzi e Gangi. Lo scorso anno era toccato a noi. Secondo me c’è una regia che vuole portare le persone ad abbandonare queste terre”.

E proprio dalle Madonie arriva una bella storia di solidarietà, con volontari che dal Veneto sono giunti in Sicilia per dare una mano nella settimana nera degli incendi. Sono uomini e donne dell’Avab di Valdobbiadene, insieme con l’Ana (Associazione nazionale alpini) e ad altre squadre provenienti dalla province di Treviso, Vincenza, Verona e Belluno. Sono giunti in Sicilia per dare un supporto concreto ai vigili del fuoco, al Corpo forestale, alla Protezione civile e alle forze dell’ordine, impegnati da settimane sul fronte del fuoco. Solo negli ultimi dieci giorni le fiamme hanno devastato ettari di vegetazione: prima tra Gangi e San Mauro Castelverde, poi tra Polizzi Generosa, le Petralie e Geraci Siculo. “Ringrazio i volontari veneti, che insieme ai nostri ragazzi hanno operato con grandissima professionalità – afferma il sindaco di Gangi e presidente del Gal Madonie, Francesco Migliazzo -. Ringrazio la Protezione civile siciliana per il supporto che ci ha dato. Con la delegazione veneta si è creata una bella sinergia e siamo felici che siano nostri ospiti. Noi siamo impegnati per la ricognizione dei danni e per ottenere quanto prima i ristori da destinare alle aziende zootecniche”.

I volontari veneti e siciliani a Gangi

Sono state spente sull’Etna le fiamme che da ieri interessavano il bosco di Monte San Leo, a circa 1.200 metri di altitudine, in territorio di Belpasso. Attualmente è in corso la bonifica dell’area. E dal Catanese arriva anche una proposta: l’esenzione dei tributi per chi denuncia i piromani. A lanciare l’idea è il sindaco di Linguaglossa, Salvatore Puglisi. Il territorio della cittadina etnea è stato devastato dalle fiamme.

La Protezione civile regionale, intanto, ha diffuso la mappa dei roghi che a luglio e ad agosto hanno riguardato 184 dei 391 comuni siciliani: il 47%. In base a questi dati le province più colpite sono state Enna, Catania e Trapani. A Enna le fiamme hanno interessato il 70% dei comuni della provincia, a Catania il 69% e a Trapani il 56%. Questi i dati dei comuni colpiti nelle altre province: Palermo 54%, Siracusa 48%, Ragusa 42%, Messina 38%, Agrigento 30%, Caltanissetta 14%.

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