L'infettivologo: "I non vaccinati restino a casa per Ferragosto"

L’infettivologo: “Ferragosto, i non vaccinati restino a casa”

Prudenza e responsabilità sono le parole da tenere a mente per evitare di pagarne le conseguenze

PALERMO – “Sarebbe bene che i non vaccinati in questi gironi rimanessero a casa“, dice l’infettivologo Antonio Cascio. Il direttore dell’Unità di Malattie infettive del Policlinico di Palermo è il primo a sapere che non andrà così.

In giro a Ferragosto e as affollare le spiagge, cosa peraltro non vietata, ci saranno anche coloro che non sono ancora vaccinati. Giovani e meno giovani. Si raduneranno, anche se è stato impossibile farlo attorno al classico falò. Dal 14 al 16 agosto, così come previsto dall’ordinanza urgente del presidente della Regione Nello Musumeci, i sindaci devono disporre misure di contenimento tra cui, appunto, il divieto di falò in spiaggia e di assembramento, e l’obbligo di mascherine nei luoghi turistici particolarmente frequentati.

Non resta che “per predicare prudenza”. Che non significa non divertirsi, ma farlo con responsabilità. “I ragazzi vaccinati non devono avere paura perché il vaccino li proteggerà sia dall’infezione che dalla malattia – spiega Cascio – ma devono ricordare che se si infetteranno saranno costretti alla quarantena, rovinando le vacanze a loro e a tutti gli altri che stanno con loro”. Senza dimenticare che la catena del contagio potrebbe includere anche gli anelli deboli, e cioè in non vaccinati.

Ben più gravi potrebbero essere i rischi a cui va incontro chi ha scelto di non vaccinarsi, visto che le percentuali sono chiare: oltre il 90% delle persone ricoverate in terapia intensiva non è immunizzata. Ecco perché Cascio ribadisce: “Meglio che i non vaccinati restino a casa, da soli o con le loro famiglie”. Almeno evitino gli assembramenti che seppur vietati ci saranno in questo giorno di Ferragosto.

“Tutti dovremmo ricordare che i nostri comportamenti di oggi – conclude Cascio – porteranno conseguenze in autunno. Solo la vaccinazione evita ogni rischio”.


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