Covid, reparti pieni di malati: spunta circolare anti zona gialla - Live Sicilia

Covid, reparti pieni di malati: spunta circolare anti zona gialla

Ecco i criteri per le dimissioni dei malati positivi al covid. Il documento firmato da La Rocca

PALERMO – Un malato cronico positivo al covid potrà essere dimesso con una saturazione maggiore o uguale al 90%, se sono presenti altri requisiti. Un ricoverato covid potrà essere dimesso con saturazione maggiore o uguale a 92%.

I reparti covid degli ospedali siciliani sono pieni di malati covid: è necessario il ricovero per tutti? Nei giorni in cui si gioca la partita per la quasi certa zona gialla, spunta una delibera firmata da Mario La Rocca, direttore della dipartimento regionale per la pianificazione strategica dell’assessorato alla Salute, datata 13 agosto.

Lo scopo è liberare i posti non necessari – fronteggiando a livello nazionale anche il miracolo di alcune regioni che hanno dichiarato oltre 6mila posti in terapia intensiva – applicando i criteri stabiliti a livello nazionale dagli esperti sull’appropriatezza dei setting ospedalieri (LINK). In alcuni ospedali scattano perplessità per i possibili rischi civili e penali connessi alle dimissioni. Ma è tutto previsto dalla legge. Di cosa si tratta?

La circolare

Il documento inviato a LiveSicilia (direttore@livesicilia.it) e verificato è datato 13 agosto 2021.

“L’attuale quadro epidemiologico – scrive La Rocca – mostra un rapido incremento dei casi di infezione da Sars cov2, nonostante l’enorme impegno profuso nella campagna vaccinale e nell’attività di contact tracing da parte degli operatori del sistema sanitario regionale”.

La Rocca sottolinea la “necessità di garantire la massima appropriatezza nella scelta del setting assistenziale, assicurare un corretto turnover dei soggetti ricoverati per non sovraccaricare le strutture di degenza e garantendo nel contempo la massima sicurezza per i pazienti”.

I criteri

Il dirigente regionale richiama i criteri definiti dall’Agenas “per la dimissione di pazienti ricoverati per Covid anche in caso di persistenza della positività ma in condizioni cliniche sufficientemente stabili per essere dimessi a domicilio” (LINK).

I malati covid devono avere:

1 – Assenza di febbre per 48 ore;

2 – Saturazione uguale o superiore a 92% o 90% per i cronici da almeno 48 ore, o in alternativa una insufficienza respiratoria moderata (pari a 300);

3 – Non in ossigenoterapia ad alti flussi o con intensità pari a quella pre-covid se già in O2 cronica;

4 – Emodinamicamente stabile

5 – Autosufficiente nella gestione delle attività quotidiane

La patata bollente

Il problema principale resta l’instabilità dei malati covid. Chi si assume la responsabilità, dopo la dimissione, in caso di peggioramento? Con gli ospedali sommersi da denunce e citazioni civili, la patata bollente, potrebbe passare, secondo il decreto di La Rocca, alle Usca, alle quali spetta “la presa in carico” dei malati.

Le Usca dovranno assicurare:

1 – Dimissioni protette dei pazienti con un collegamento con i gestori dei posti letto covid;

2 – “Presa in carico immediata e stretto follow up, definito in base alle condizioni cliniche dei pazienti, con adeguato monitoraggio dei parametri vitali, garantendo una pronta reperibilità ai pazienti in caso di necessità”

3 – “Stretta collaborazione con il medico di assistenza primaria per un’ottimale gestione del paziente e in particolare delle eventuali comorbilità”

Conto alla rovescia

Nelle prossime 48 ore sarà possibile valutare quanti posti letto siano stati liberati dai reparti covid siciliani in seguito alla nuova circolare. Vista l’evoluzione dei contagi, in Sicilia non preoccupa la zona gialla, ma ciò che potrebbe accadere a settembre e ottobre. Lo scopo è allontanare il rischio che si torni ai tempi in cui la zona gialla era un miraggio positivo. L’unica strada sono i vaccini. E lì c’è, purtroppo, un’altra grana per la Sicilia a causa dei numerosi No Vax.


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