"Escalation di casi a Vittoria, tanti non si autodenunciano"

“Escalation di casi a Vittoria, tanti non si autodenunciano”

La denuncia di Confesercenti Ragusa
CORONAVIRUS
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RAGUSA – Confesercenti Ragusa interviene sull’aumento esponenziale dei contagiati da Covid-19 nella citta’ di Vittoria che ormai sfiorano le mille unità. E lo fa con una lettera indirizzata al Commissario straordinario del Libero Consorzio della Provincia di Ragusa, ai Sindaci dei comuni della provincia iblea, alla triade commissariale e al Prefetto di Ragusa. “Un triste primato che fa della citta’ di Vittoria la prima in provincia di Ragusa come numero di contagiati”. A dirlo, il presidente di Confesercenti Ragusa, Luigi Marchi e il direttore Massimo Giudice, firmatari della lettera.

“I positivi aumentano ogni giorno”

“Ogni giorno – si legge nella nota – apprendiamo dai media e vediamo nostro malgrado aumentare i casi di positivi non vaccinati, ogni giorno vediamo diverse attività commerciali chiudere per sanificazione dei locali e supermarket e farmacie vendere centinaia di tamponi fai da te. Una situazione che sta diventando insostenibile se non fosse che troppe aziende del territorio sono costrette a chiudere per sanificare perdendo così giorni e giorni di incassi. Ci viene facile pensare che la causa sia da addebitare a chi essendo positivo al Covid non si autodenuncia all’Asp per evitare la quarantena e andare tranquillamente in giro per la città a contagiare il prossimo”.

“Comportamento criminale”

“Tale comportamento è un gesto che definiamo ‘criminale’ e che va assolutamente condannato, ecco perché la Confesercenti provinciale di Ragusa intende raccogliere i dati, in termini di perdite economiche, subite dalle attività chiuse a causa del Covid. Abbiamo, pertanto, deciso che ci costituiremo parte civile in difesa di questi esercenti commerciali danneggiati da chi positivo al Covid, circola liberamente arrecando un grave danno non solo alla salute del prossimo ma all’intera economia del territorio con il rischio imminente del ritorno in zona gialla. Chiediamo infine alle forze dell’ordine del territorio un maggiore controllo nelle zone della movida considerate più a rischio di trasmissione del contagio”.

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