Ucciso al cimitero per errore: scambiato per il fratello boss - Live Sicilia

Ucciso al cimitero per errore: scambiato per il fratello boss

Processo Thor: l'omicidio di Maurizio Colombrita nel 1989.

CATANIA – Maurizio Colombrita è stato ammazzato, il 28 gennaio 1991, all’interno del cimitero di Catania. Era davanti alla tomba del fratello Nello, ucciso nel 1989. Da quello che dice Francesco Squillaci il vero bersaglio doveva essere Giovanni Colombrita, boss di vertice del clan Cappello. Filippo Branciforte ha confidato al pentito che Franco Garilli, che aveva problemi di vista, aveva fatto “un errore di persona” e aveva indicato dunque il fratello sbagliato.

Ma c’è un’inesattezza nei racconti del collaboratore di giustizia: perché a sparare a Colombrita è stato Umberto Di Fazio. E’ lui stesso che ha raccontato di essere andato in scooter con Garilli al cimitero e di aver sparato tre o quattro colpi mentre la vittima era di spalle. Ad autorizzare l’omicidio sarebbero stati “Aldo Ercolano e Carletto Campanella”. Diversi sono i collaboratori che forniscono chiare indicazioni su questo delitto, lo stesso imputato Natale Di Raimondo. 

“In definitiva – ha detto il pm Rocco Liguori nel corso della requisitoria Thor – Maurizio Colombrita è stata una vittima innocente, sia perché si trattava di un onesto lavoratore, sia perché era del tutto estraneo al mondo criminale”. 


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