Appicca incendio e fugge: inseguito e arrestato pastore 69enne

Appicca incendio e fugge: inseguito e arrestato pastore 69enne

Aveva in tasca un accendino quando è stato fermato dai carabinieri.

CATANIA – Non solo ettari di vegetazione in fumo. Anche una vittima, morta per aver tentato di spegnere i roghi che stanno devastando la campagna catanese. Gli incendi che ogni anno colpiscono duramente la Sicilia e la provincia di Catania, restano spesso senza colpevoli. Non in questo caso, però.

Arrestato piromane

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Paternò hanno arrestato nella flagranza un pastore di 69 anni del posto, già gravato da numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio e la persona, poiché ritenuto responsabile di incendio doloso e combustione illecita di rifiuti.

Il fumo nero ha attirato i militari

Quella colonna di fumo nero ha attirato l’attenzione di una pattuglia del radiomobile impegnata nel controllo del territorio. I militari, che stavano transitando in via  Mediterraneo, si sono immediatamente recati sul luogo nel quale divampava l’incendio – tra la S.P. 138 e la via Giovanni Verga – notando un uomo che a bordo di una Ford Fusion si allontanava velocemente. 

L’inseguimento

Dopo aver richiesto, tramite la centrale operativa, l’intervento dei Vigili del Fuoco del locale distaccamento, i carabinieri hanno inseguito e bloccato l’autovettura del presunto piromane.  L’uomo è stato identificato e trovato in possesso di un comune accendino modello clipper,  utilizzato per appiccare il fuoco a dei rifiuti (materassi, olii esausti e penumatici) abbandonati a ridosso del muro di cinta di una officina meccanica e sul lato opposto ad una distesa di sterpaglie posta al confine con diverse abitazioni e colture.  Facilmente deducibili le gravissime conseguenze che il gesto avrebbe potuto provocare se solo le fiamme si fossero propagate in direzione del campo incolto mettendo a rischio l’incolumità degli abitanti della zona. 

Il video

Ad inchiodare definitivamente il piromane le immagini del sistema di video sorveglianza attivo in zona che, analizzate dagli investigatori dell’Arma, non hanno lasciato alcun dubbio sull’autore del reato. L’incendio è stato per fortuna domato, mentre l’arrestato è stato relegato agli arresti domiciliari così come deciso dal giudice in sede di udienza per direttissima.  


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI