Ciao Vanessa, assassinata dall'odio e protetta dall'amore

Ciao Vanessa, assassinata dall’odio e protetta dall’amore

L'ultimo saluto, a Tre Castagni, a Vanessa Zappalà, vittima di femminicidio.

Ciao Vanessa, forse sei ancora qui, nella tua Trecastagni, e puoi sentire l’amore che un intero paese ti sta riversando addosso con un immenso abbraccio. E’ amore che tenta di ricucire lo strappo dell’odio e si crede impotente, incapace di farlo. Ma non lo è mai. C’è il tuo funerale, è una serata d’estate, incredula di tanto dolore. Il parroco del santuario lo dice al microfono, leggendo da un foglietto che trema con le sue mani: “Vorremmo essere altrove, ma siamo qui per dire basta, basta con la violenza”.

Ciao Vanessa, in prima fila, sul lato opposto del sindaco, Pippo Messina, ci sono tuo padre e tua madre. Statue di sale dentro una storia incomprensibile. Tu, il loro orgoglio. Tu, il fiore del loro giardino. Tu che sei stata ammazzata da un uomo che ti odiava. E lo chiamava ‘amore’, bestemmiando. Mani sfiorano la tua bara bianca, ornata di girasoli. E’ un fiore bellissimo, il girasole. Non c’è niente che possa raccontare con tanta vegetale eloquenza il desiderio di una resurrezione.

Ciao Vanessa, l’organo suona la musica che si suona in questi casi e che torce il cuore sempre. Il coro canta: “Ti rialzerò, ti solleverò. Su ali d’aquila ti reggerò. Sulla brezza dell’alba ti farò brillar. Come il sole, così nelle mie mani vivrai”. Noi ti pensiamo viva, infatti. Tu, la ragazza calda come il pane che, agli avventori del panificio in cui lavoravi, impacchettavi bocconcini e sorrisi croccanti. Sei un girasole finito in un sepolcro. Per odio, sì. Ma questo amore ti protegge. Negli occhi dei tuoi genitori che ti sono sopravvissuti. Nelle dita che ancora sfiorano la bara bianca, come per abbracciarti. Come se tu, chissà, fossi qui.

“Non è un delitto d’amore – quasi grida il sindaco Pippo Messina alla fine -. L’amore è incompatibile con la violenza”. Il vicario dell’Arcidiocesi di Catania, monsignor Salvatore Genchi, impartisce la benedizione. Poi si dirige verso un padre e una madre. Mani strette. Palmi che accarezzano il viso. Addio, Vanessa, luce di girasole. L’odio ti ha ucciso. L’amore ti proteggerà. Per sempre.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI