Tra incertezze e restrizioni, Catania pronta per il Pride 2021

Tra incertezze e restrizioni, Catania pronta per il Pride 2021

Incontri, presentazioni, dibattiti per la manifestazione che si svolgerà dal primo al 5 settembre.

CATANIA –  ‘I diritti non si concedono, bensì si riconoscono’. È questo il “rumore” dello slogan del Catania Pride 2021 che colorerà la città etnea i primi giorni di settembre.

L’evento

Dal primo settembre a giorno 3, sarà l’associazione culturale Gammazita a ospitare la tre giorni dedicata ad eventi culturali. Lo start di giorno 1 prevede il “Pride talk”, in programma per le 19: presentazione del libro “Queer”, edito Einaudi, con l’autrice Maya De Leo, modera la vice presidente di Arcigay Catania, Vera Navarria. Giovedì 2 e venerdì 3 doppio appuntamento: il 2 alle 19 con il dibattito “Religioni e tematiche LGBT” a cura di UAAR (Unione atei e agnostici razionalisti) di Catania. A seguire, ci sarà la proiezione del corto “Let there be colour” e del film “Boy Erased” all’interno della rassegna cinematografica “Pride Movie”. Giorno 3, invece, sempre con inizio alle 19, è il turno del “Pride Talk”: presentazione del libro “Fuori i Nomi” con l’autore Simone Alliva, moderano Emanuele Liotta, segretario Arcigay Catania, e Giovanni Caloggero, consigliere nazionale Arcigay Catania. Alle 21 “Pride Fiesta”: serata omaggio a Raffaella Carrà con la drag queen Sovranity Drag Beauty. 

Il Comitato etneo

«Alziamo la voce perché questi corpi, in Italia come altrove nel mondo, non godono della tutela che meritano – dichiara il Comitato Catania Pride – Scenderemo in piazza lottando e ribellandoci, chiedendo a gran voce garanzie legislative, tempi di vita adeguati alle necessità delle nostre realtà, e assistenza sanitaria alla pari di tutt* coloro che la società ritiene “rispettabili”, creando, con questa stessa demarcazione, una discriminazione che ogni giorno si compie sulle nostre esistenze».

Il Catania Pride 2021 raggiungerà il suo apice durante il pomeriggio di sabato 4 con la manifestazione che, dalle 17 alle 21, accoglierà all’interno del circuito di piazza Nettuno e del Lungomare pedonalizzato di Ognina, tutt* i partecipanti. 

Il Pride

«Nelle ultime settimane – prosegue il Comitato organizzativo – abbiamo riflettuto su quale fosse la modalità più opportuna per svolgere il Pride nella maggiore sicurezza sanitaria possibile. Abbiamo rinunciato alla richiesta di svolgimento di un corteo ed anche allo storico percorso del Pride nel centro della città. Abbiamo quindi richiesto alle autorità di predisporre per il pomeriggio di sabato 4 settembre la pedonalizzazione dell’intero Lungomare, da piazza Europa a piazza Mancini Battaglia, e di svolgere la manifestazione in quei due chilometri e mezzo di strada. Uno degli spazi più grandi che la città possiede. Abbiamo comunicato alle Autorità che non ci saranno carri che potrebbero incentivare assembramenti e che durante l’intera manifestazione si chiederà ai partecipanti di mantenere il distanziamento e di utilizzare le mascherine. Si tratta della proposta che a nostro avviso meglio coniuga il diritto di manifestare con il dovere condiviso di garantire la salute pubblica». 

Incertezze sull’organizzazione

Questa proposta è stata subito accolta positivamente dal Comune di Catania che si è dichiarato disponibile a predisporre la pedonalizzazione dell’intero Lungomare ed è stata accolta positivamente dai funzionari della Questura. La decisione finale circa la possibilità di svolgere il Pride in maniera sicura presso il Lungomare di Catania spetterà mercoledì 1 settembre al Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato alle 12 in Prefettura. 

Pertanto, il Comitato chiede al Prefetto, al Questore e al Sindaco di Catania «di consentire lo svolgimento del Pride – affermano il presidente Arcigay Catania Armando Caravini e la vice presidente Vera Navarria – con le modalità che gli sono proprie, sopra descritte. Chiediamo di non emettere prescrizioni che ne mortificherebbero la natura e ne impedirebbero, nei fatti, lo svolgimento. Il Pride non è una cerimonia, uno spettacolo o un evento privato nel quale può essere contingentato l’ingresso, ma è una manifestazione politica di rivendicazione di diritti e libertà. Consentirne lo svolgimento nello spazio più ampio della città, con la possibilità di distanziamento, con le dovute misure di sicurezza e con i dispositivi di protezione è una scelta di buon senso». 

Dunque, a Catania è atteso un Pride attento alle restrizioni sanitarie, che vuole fare rumore, ma con buon senso e rispetto. Gli stessi principi che sono richiesti alla comunità che parteciperà. 

In conclusione, domenica 5 sarà dedicata alle famiglie: giochi e racconti al giardino di Scidà, in via Randazzo al civico 27: un momento di incontro arcobaleno e non solo. Perché il “rumore” dell’esistenza è il più assordante e bello che possa essere espresso. 


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