Covid, allarme nuovi pazienti: casi sempre più gravi

Covid, allarme nuovi pazienti: casi sempre più gravi

Il primario di Terapia intensiva: ecco cosa sta succedendo.

PALERMO La situazione nelle terapie intensive? Dalla trincea in cui si combatte la guerra contro il Covid, più che i numeri del bollettino, conta l’osservazione sul campo. Tanti sono ricoverati, quasi tutti non vaccinati. E il Covid che circola sembra più aggressivo, non soltanto più contagioso.

I numeri della terapia intensiva

Prendiamo una terapia intensiva Covid tra le più impegnate, quella dell’ospedale ‘Cervello’ di Palermo, dove il primario, il dottore Baldo Renda, e la sua squadra si fanno in quattro. Stamattina la situazione era questa. Tredici pazienti ricoverati di cui dieci non vaccinati. Fra i tre pazienti vaccinati: due con doppia dose, ma con gravissime comorbilità e un paziente con una sola dose. I posti a disposizione sono sedici.

L’età dei ricoverati

Chi sono i ricoverati non vaccinati? Ci sono cinquantenni che lottano contro la forma grave del Covid e molti sono i giovani ricoverati ovunque. Appena ieri è risuonato chiarissimo l’allarme lanciato dal commissario per l’emergenza, il dottore Renato Costa: “Negli ospedali vengono ricoverati e intubati giovani che non arrivano a quarant’anni. Bastava vaccinarsi per scongiurare questo rischio. Nelle borgate della città parliamo con persone che ci dicono di aver voluto aspettare perché hanno patologie e temevano di non potersi immunizzare. Sbagliato: se si hanno patologie a maggior ragione ci si deve vaccinare in fretta, perché è il Covid il vero pericolo, in particolare per chi ha malattie pregresse, ma anche per i soggetti sani”.

“Dispiacere per chi sta male”

Il dottore Renda è un professionista di vaste esperienza e sensibilità: “Qual è il nostro stato d’animo? Siamo profondamente dispiaciuti per tanta sofferenza. I dati, che arrivano anche dagli altri reparti, sono inequivocabili. I pazienti sono per la stragrande maggioranza non vaccinati ed è veramente qualcosa che provoca dolore, a chi lavora da più di un anno e mezzo sul Covid. I miei colleghi, nonostante la stanchezza, vanno avanti encomiabilmente. E io li ammiro moltissimo”. E si capisce che tipo di comandante sia il dottore Renda. Uno che dà agli altri il merito che è anche suo. Pure nel reparto di un altro comandante operativo, il dottore Giuseppe Arcoleo che coordina l’Unità di Terapia intensiva respiratoria (Utir), i dati non mentono: su ventisette ricoverati, ventitré sono non vaccinati.

Il primario Baldo Renda

L’allarme del commissario Costa

“Ogni mattina, nel mio consueto giro di controllo per gli ospedali – dice il commissario Costa – mi informo sui ricoverati. Sono quasi tutti non vaccinati e molti giovanissimi. Il virus mutato è altamente trasmissibile e più aggressivo, il quadro clinico dei pazienti è sempre più grave. Per fortuna, il vaccino continua a proteggere egregiamente dalla forma peggiore”.


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