Pogliese: "Solidarietà a Lombardo, fatti inaccettabili"

Pogliese: “Solidarietà a Lombardo, fatti inaccettabili”

Il sindaco ha espresso vicinanza all'assessore per quanto accaduto ieri durante le proteste della Mary Poppins.

CATANIA – Il sindaco di Catania Salvo Pogliese in una nota ha espresso massima solidarietà e vicinanza all’assessore ai servizi sociali Giuseppe Lombardo per i gravi episodi di intolleranza accaduti ieri a conclusione di una riunione coi rappresentanti dell’associazione Primavera che gestisce il centro di accoglienza per minori ‘Mary Poppins’ di Librino. L’assessore si è rifugiato in auto per sfuggire ad alcuni manifestanti al termine di una riunione sul centro di accoglienza.

“Trovo inaccettabili – ha detto il sindaco Pogliese – i fatti accaduti, che si arrivi agli insulti e persino ad atteggiamenti minacciosi nei confronti di un assessore e dei dirigenti che operano nel pubblico interesse e a cui confermo piena stima. Sono comportamenti non conducenti per trovare soluzioni eque e realizzabili, tenuto conto del dissesto che abbiamo trovato al nostro insediamento. Ma è necessaria la collaborazione di tutti le parti e operando con raziocinio e serenità senza esasperare gli animi, rispettando i ruoli di ciascuno e tenendo sempre conto che l’amministrazione della cosa pubblica non soggiacere ad atteggiamenti ostruzionistici o persino aggressivi”.

“Il tavolo tecnico che l’assessore Lombardo ha insediato – ha concluso il primo cittadino – serve proprio a operare nel con atteggiamenti costruttivi da parte di tutti e senza pregiudizi da parte di nessuno, nel comune interesse della missione educativa, dei lavoratori, dell’associazionismo e della pubblica collettività”.

Piena solidarietà all’assessore ai servizi sociali Giuseppe Lombardo è giunta anche dal presidente del consiglio  comunale Giuseppe Castiglione. 

Infine, in merito al nuovo comunicato diffuso dall’associazione Primavera, l’assessore Lombardo ha  sottolineato: “Insulti e minacce sono testimoniati dai video della Digos. Il civile confronto di cui si parla -ha detto Lombardo- c’è stato per quasi due ore a partire dalle ore 11 con il sottoscritto e una delegazione composta dalla titolare dell’associazione Primavera, dai rappresentanti delle sigle sindacali, e dalle rappresentanti rispettivamente dei genitori e dei lavoratori, nel quale si è rappresentato lo stato dell’arte del tavolo tecnico insediato presso il comune dal marzo del 2021. Ribadisco che, invece non è stata fornita alcuna documentazione finanziaria e contabile dell’Associazione Primavera, come è possibile evincere dagli atti del suddetto tavolo tecnico, in spregio del fatto che il servizio educativo si svolge all’interno di una struttura comunale ed è sovvenzionato con copiose somme di denaro pubblico che, mai come in questa fase, vanno razionalizzate nell’interesse generale. Quanto all’estrapolazione di una singola parte della sentenza del Tar, impropriamente citata dalla dottoressa Pennisi nel suo comunicato stampa, farebbe bene la stessa a rileggere ogni parte del provvedimento, con cui i giudici amministrativi ribadiscono l’obbligo per il Comune di operare le dovute razionalizzazioni per giungere alla sostenibilità finanziaria prevista dalla legge, seppure dopo adeguata istruttoria”.  

Un assessore del Comune di Catania costretto ad essere scortato dopo i gravi episodi di intolleranza, a conclusione di una riunione con i rappresenti dell’associazione Primavera che gestisce il centro di accoglienza per minori “Mary Poppins” a Librino, nulla hanno a che vedere con le regole della democrazia e con il diritto costituzionale nel manifestare pacificamente le proprie ragioni.  I sei presidenti dei sei municipi di Catania esprimono massima solidarietà all’assessore Lombardo e, contemporaneamente, esprimono profonda condanna per fatti che nulla hanno a che fare con atteggiamenti, comunque accessi, ma che devono restare sempre all’interno delle regole della normale convivenza civile. Anche se gli animi possono essere esasperati quello che è successo all’assessore Lombardo non giustifica i gesti sconsiderati di qualcuno che, al contrario, vanno censurati e condannati senza mezzi termini. Auspicando una positiva soluzione del problema, i sei presidenti dei sei municipi di Catania ribadiscono la loro vicinanza all’assessore Lombardo e auspicano che, in futuro, simili episodi non si ripetano mai più.  


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