Pride, scoppia la polemica per gli assembramenti - Live Sicilia

Pride, scoppia la polemica per gli assembramenti

Il presidente Arcigay Catania replica: "Pandemia é un parafulmine per i soliti attacchi"

CATANIA – La polemica sul Rumore Pride che si è svolto, in forma statica, ieri a Catania è scoppiata. Amplificata dai social. La bacheca della pagina fb di LiveSicilia è inondata di commenti alla fotogallery che racconta la colorata manifestazione regolarmente autorizzata di ieri sera al lungomare. Al centro dei post l’accusa di “assembramenti”, “uso non corretto delle mascherine da parte di molti manifestanti” e dita puntate sui “baci” immortalati dai fotoreporter. E molti si chiedono: “Chi ha autorizzato?” “Baci musica colore e tanto COVID!”, commentano. “Alla faccia di distanze, mascherine e igienizzazione”, è un altro post.

Alcuni commenti sono indirizzati sul fatto che alcune manifestazioni religiose sono state addirittura annullate, invece il Pride è stato autorizzato: “A Palermo il nostro caro sindaco ha vietato l’acchianata a monte pellegrino per santa Rosalia. A Catania si permette un evento di queste dimensioni. Sicilia strana. Governatori buffoni”, scrive un palermitano.

E a questo si aggiunge un cittadino di San Gregorio. “Nulla da dire nei confronti di questa manifestazione ma solo per notizia: ieri la prefettura di catania non ha autorizzato annullando un corteo storico a san Gregorio di Catania , con tanto di distanziamenti, green pass e certificazioni vaccinali, mi chiedo perché prefettura e questura di Catania adottano due pesi e due misure”.

La replica del presidente Arcigay

Erano consapevoli che sarebbero stati attaccati gli organizzati del Pride. “Siamo abituati a quelli che sghignazzavano contro la comunità omosessuale – commenta il presidente Arcigay Catania, Armando Caravisi – solo che ora utilizzano per attaccarci il parafulmine della pandemia. Si tratta di una indignazione strumentale, soprattutto da chi punta il dito magari pensando alle discoteche chiuse. Vogliamo mostrare i video dei tanti lidi che in questi mesi si sono trasformati in discoteche? Questa è una manifestazione che riconosce l’emergenza sanitaria e lo dimostra la sinergia con l’ufficio del commissario Covid con la presenza del camper vaccinale al Pride. Non posso negare che è stata una manifestazione molto partecipata, ma la maggior parte dei manifestanti ha ricevuto la doppia dose di vaccino ed è in possesso di greenpass. Perché queste stesse persone non si sono indignate per i festeggiamenti per gli europei? Sicuramente non sarà il Pride vettore di contagi”.


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