Gli attimi terribili della sparatoria: il carabiniere e la figlioletta

Gli attimi terribili della sparatoria: il carabiniere e la figlioletta

Emergono nuovi particolari sulla triste vicenda di Acireale

PALERMO – Attimi terribili, eppure il carabiniere non ha avuto dubbi su cosa fare. Spirito di servizio, abnegazione e grande senso delle Istituzioni. C’è tutto questo nel gesto del vicebrigadiere Sebastiano Giovanni Grasso.

Dall’inchiesta emergono nuovi particolari che tracciano la figura di un militare “coraggioso” e “pronto come sempre ad aiutare gli altri”. Grasso ieri sera, intorno alle 20, si trovava all’esterno della chiesa Santa Maria degli Ammalati ad Acireale. Non era solo, ma assieme alla più piccola dei suoi tre figli, che ha appena due anni.

La piccola stava piangendo. Chi è genitore sa quanto sia difficile tenere buoni i bimbi. All’interno della chiesa il figlio maggiore del brigadiere stava ricevendo la sua prima comunione. Grasso ha deciso di uscire per fare distrarre la bimba. Quando sul posto sono giunti i carabinieri del nucleo radiomobile di Acireale il militare non ha esitato a dare il suo contributo.

Ha fatto ciò che gli ha suggerito il suo istinto, come lo definisce il comandante provinciale dei carabinieri di Catania Rino Coppola. Ha sistemato la figlia in macchina e si è lanciato per aiutare i colleghi che stavano cercando di sedare la rissa scoppiata tra i parenti di un altro bambino che stava ricevendo il sacramento. I genitori sono separati e tra i due nuclei familiari, tra cui c’è acredine da tempo, è nata un’accesa discussione per l’assegnazione dei posti in chiesa. GUARDA IL VIDEO

La lite sul sagrato della chiesa coinvolgeva una decina di persone. All’improvviso il nonno del bimbo ha estratto la pistola, una calibro 38, e ha sparato. Un proiettile ha colpito Grasso alla spalla, provocando una lesione vertebrale. Ed è quest’ultima che preoccupa i medici dell’ospedale Cannizzaro di Catania che la notte scorsa lo hanno operato. L’ogiva è stata estratta dal corpo del militare, ma c’è un edema midollare che deve riassorbirsi prima di potere valutare le conseguenze della lesione.

Il carabiniere rischia la paralisi. Sono ore di grande ansia per la moglie e gli anziani genitori. Il carabiniere si è regolarmente svegliato dopo l’anestesia. Il decorso post-operatorio è buono


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