Il neo pentito al processo sulla "maledizione del Signore

Il neo pentito al processo sulla “maledizione del Signore”

Mafia e affari: si attende la trascrizione delle dichiarazioni di Giovanni Ferrante

PALERMO – Processo rinviato. Si attende la trascrizione e l’eventuale deposito delle dichiarazioni di Giovanni Ferrante.

I racconti del nuovo collaboratore di giustizia rischiano di entrare in tanti dibattimenti. Il suo è un pentimento di peso. Il processo rinviato riguarda alcuni affari che i fratelli Fontana, di cui Ferrante sarebbe stato il braccio operativo, hanno attivato a Milano, dove si sono trasferiti dopo la partenza dal rione Acquasanta.

Tra gli imputati c’è anche Rita Fontana, figlia del capomafia Stefano, deceduto da alcuni anni, e sorella di Giovanni e Gaetano Fontana.

Uno dei business era la distribuzione di caffè. Sotto sequestro nel 2019 erano finite la Cafè Moka Special e la Masai Caffè. Figura centrale sarebbe l’imprenditore Gaetano Pensavecchia, non mafioso ma consapevole di essere in società con i boss. “La maledizione del Signore è che siamo in società con questi”, diceva senza sapere di essere intercettato.

Di Pensavecchia e non solo Ferrante ha parlato negli unici due verbali resi noti in forma riassuntiva dai pm di Palermo. Ma potrebbe esserci molto altro.


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