Il dopo Orlando a Palermo, Varchi: non staremo all'angolo

Dopo Orlando, Varchi: noi mai all’angolo, qualcuno rema contro

Intervista alla deputata alla Camera pronta a candidarsi a sindaco, ma con il "centrodestra tradizionale"

PALERMO – Non lo dice apertamente perché non intende fare salti in avanti e per rispetto delle regole del partito, ma Carolina Varchi è pronta a candidarsi a sindaco di Palermo perché Fratelli d’Italia “non si fa mettere all’angolo da nessuno”. Avvocato penalista, 38 anni, deputata nazionale del partito di Giorgia Meloni, Varchi crede fermamente nel “centrodestra tradizionale”, lontano anni luce dalla grande coalizione modello Draghi.

Andiamo al dunque: si candida per il dopo Orlando?
“Ci candidiamo ad amministrare Palermo. Lavoriamo per una squadra di centrodestra tradizionale, ma è evidente che se qualcuno rema contro e pensa di lasciarci in un angolo sappia che in un angolo non ci facciamo mettere da nessuno”.

Ogni riferimento a Gianfranco Micciché non è puramente casuale, visto il presidente dell’Ars e coordinatore siciliano di Forza Italia ha lanciato l’idea di una larga coalizione anche in Sicilia sul modello Draghi.
“Ho letto le dichiarazioni di Gianfranco Miccichè a cui hanno già risposto per Fratelli d’Italia sia Salvo Pogliese che Giampiero Cannella. Non credo serva aggiungere altro”.

Ci riprovo: lei è pronta a candidarsi a sindaco o no?
“Tutti noi dirigenti palermitani di Fratelli d’Italia siamo pronti. Nessuno si tirerebbe indietro, io preferisco dire ‘noi’ piuttosto che ‘io'”.

Cosa pensa dell’ultima sindacatura Orlando?
“È stata il viale del tramonto del sindaco della Primavera che tutti noi ricordavamo, la caricatura di se stesso”.

Dunque Orlando ha avuto dei meriti?
“Nel passato remoto, in quello recente e nel presente non riesco a individuare una una sola iniziativa degna di nota. La città è abbandonata”.

A Palermo anche la Lega potrebbe esprimere un candidato. Salvini doverebbe cedere il passo
“Si cede qualcosa che si ha, non mi pare che la Lega abbia espresso un candidato a sindaco”.

E se dovesse avanzare una candidatura?
“Palermo è la quinta città d’Italia, come è accaduto per le città che andranno al voto il 3 e 4 ottobre ci sarà un tavolo nazionale dove siamo autorevolmente rappresentati da Giorgia Meloni. In quella sede se la Lega vorrà esprimere un suo candidato ci confronteremo. Come abbiamo sempre fatto. Le ripeto che Fratelli d’Italia lavora per garantire unità nel centrodestra nel contesto di una situazione nazionale inedita”.

E dall’altra parte, nel centrosinistra, come le sembrano messi, c’è un candidato che per autorevolezza le piacerebbe sfidare?
“Non sono abituata a guardare in casa degli altri”.

Prima delle ultime elezioni in tanti dicevano che Orlando aveva fatto il suo tempo ed invece è stato rieletto. Ora che non si può più candidare il centrodestra è sicuro di vincere?
“Ogni appuntamento elettorale ha una sua storia a sé, è bene precisarlo, dobbiamo capire come si arriverà alle elezioni e quale sarà il quadro politico. Io credo, però, che il centrodestra tradizionale, se proporrà una formula chiara e argomenti semplici e senza dietrologia ai palermitani avrà una larghissima fiducia. Bisogna proporre una visione della Palermo del futuro che non è quella dell’io faccio il sindaco, tu il presidente e tu l’assessore’. Prima di parlare delle persone parliamo della nostra città”.

Quindi sta già lavorando alla sua visione di Palermo da proporre ai cittadini quando sarà candidata a sindaco per il centrodestra tradizionale?
“Non spetta a me dirlo e mi rimetto alle valutazioni del partito. Da palermitana che è nata e cresciuta in questa città, e qui lavora, spero solo che saremo pronti per fare spiegare le ali a Palermo”.


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