Scuola, green pass e mascherine: Palermo, cosa accadrà - Live Sicilia

Scuola, green pass e mascherine: Palermo, cosa accadrà

Il certificato obbligatorio è stato accolto con piacere negli istituti

PALERMO – Il 16 settembre gli studenti siciliani torneranno tra i banchi di scuola. Sarà il secondo anno con le restrizioni da Covid che, ormai, fanno da compagno di viaggio e di banco a tutti i ragazzi, così come agli insegnati e il personale scolastico.

Per l’avvio di questo nuovo anno, però, ci sarà l’obbligo del Green Pass per gli insegnati e il personale Ata, non per gli alunni. Non tutti, però, si sono sottoposti alla vaccinazione, infatti il 13% di tra docenti e personale scolastico non ha ancora ricevuto la dose del siero anti covid. Se questi non dovessero fare in tempo a vaccinarsi dovranno sottoporsi periodicamente al tampone per accedere negli istituti, pena il mancato ingresso.

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Tra le regole resta in vigore l’obbligo della mascherina in classe, ma ci sarà la possibilità di toglierla se tutti gli alluni saranno vaccinati. Intanto i dirigenti scolastici devono fare pensare a come far partire l’anno scolastico e demandare il compito di controllare la validità dei Green Pass, togliendo il personale dal normale compito. Lo stesso Green Pass sarà obbligatori per le aziende di pulizie che opereranno all’interno degli Istituti, ma anche per i genitori che vi accederanno.

All’Istituto Sandro Pertini, nel quartiere Sperone, si ha una grande voglia di tornare tra i banchi: “Noi, forti di quanto imparato lo scorso anno, ci stiamo organizzando – ha dichiarato Antonella Di Bartolo dirigente della scuola Pertini -. Lo scorso anno è stato un salto nel buio perché abbiamo utilizzato le mascherine, il distanziamento, l’igienizzazione, i nuovi percorsi, lo sfalsamento degli ingressi ecc…. Quest’anno torniamo forti di questa esperienza“.

Il dirigente scolastico, nonostante ci siano ancora tanti casi di Covid, non sta vedendo delle titubanze da parte dei genitori nel far tornare i figli a scuola: “Ci sono delle lievi difficoltà connesse a quelle unità di personale, per fortuna molto ridotto, che non è a posto con il Green Pass, ma queste sono situazioni singole. Noi, in occasione del primo collegio, abbiamo controllato i Green Pass e con una buona organizzazione si supera tutto. La scuola può svolgere una funzione ragionevole nei confronti della società con cui ha a che fare. Capisco le lamentele, ma dobbiamo assumerci il dovere di far vedere oltre“.

“Onestamente non sto avendo difficoltà con i Green Pass per gli insegnati – ha concluso Di Bartolo -. C’è stato un singolo caso di un Green Pass non ancora attivo, ma semplicemente perché non erano trascorsi i 15 giorni dalla prima dose e ho chiesto all’insegnante di sottoporsi al tampone che, senza alcun problema, ha fatto“.

Fortunatamente anche Vito Lo Scurdato, preside del Liceo Classico Umberto I, non sta riscontrando difficoltà con i Green Pass: “Ci stiamo preparando rispettando il DL 111, ma abbiamo pochi problemi perché riteniamo, senza aver censito tutti, che il nostro personale sia sostanzialmente vaccinato“.

Lo Scurdato è consapevole che non servirà solo il Green Pass per evitare i contagi: “Con le difficoltà e le misure che conosciamo in un modo o nell’altro speriamo di farcela. Ormai siamo in grado di mettere in atto norme nuove. La scuola sta dando grande prova di resistenza. Abbiamo avuto gli esami di riparazione e stiamo portando avanti dei progetti Pon; anche qui i ragazzi rispettano scrupolosamente le regole“.

Gli Istituti, al momento, per controllare dovranno affidarsi al personale interno che dovrà verificare uno per uno il Green Pass ma, come racconta Daniela Crimi, preside dell’Istituto linguistico Ninni Cassarà, si attende l’App promessa dal Ministero: “Hanno promesso che per il primo giorno di scuola ci sarà un App che controllerà il maniera massiva. Ad oggi lo facciamo individualmente impiegando due persone, togliendole dalle loro mansioni abituali perché gli insegnati entrano in orari diversi. Quest’App permetterà di incrociare i dati con Sidi (banca dati del personale scolastico) e da lì si saprà chi avrà garantito l’accesso e chi no“.

Anche all’Istituto Cassarà si respira aria positiva: “Tutti gli si sono adattati. Non abbiamo avuto casi di personale o insegnati sprovvisti di Green Pass. Tutti hanno avuto modo di sottoporsi alla seconda dose di vaccino e non ci sono stati problemi. Noi, comunque, – conclude la preside Crimi – per permettere il ricircolo dell’aria all’interno delle scuola, stiamo acquistando dei purificatori da mettere in ogni classe”.

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