Istituto Gramsci da sgomberare: "Il sindaco sarà tra gli occupanti" - Live Sicilia

Istituto Gramsci da sgomberare: “Il sindaco sarà tra gli occupanti”

L'Amministrazione comunale vanta un credito di 80 mila euro

PALERMO – L’Istituto Gramsci ha ricevuto una lettera dal Comune di Palermo in cui si chiede di indicare una data di sgombero entro il 30 settembre dei locali che occupa presso i Cantieri Culturali della Zisa. Questo a causa di una lunga vertenza che che ha visto contrapposti l’Istituto e il Comune di Palermo sulla questione dell’affitto dei locali, con l’Amministrazione comunale che ha un credito di circa 80mila euro.

In difesa del Gramisci è intervenuta la Cgil: “Abbiamo appreso con grande disappunto che l’Istituto Gramsci ha ricevuto dal Comune di Palermo una lettera con cui gli si chiede di indicare entro il prossimo 30 settembre una data per lo sgombero dei locali che occupa presso i Cantieri culturali alla Zisa – hanno dichiarato il segretario generale Cgil Palermo, Mario Ridulfo, e il responsabile dipartimento Memoria e legalità Dino Paternostro -.

“Si tratta della conclusione assolutamente non condivisibile della lunga vertenza che ha visto contrapposti questa importante istituzione culturale e il Comune di Palermo sulla questione dell’affitto dei locali. Palermo – continua la Cgil – non può essere la città dell’accoglienza e poi respingere, addirittura sfrattare, l’Istituto Gramsci, una delle strutture culturali più prestigiose della città”.

“Riteniamo che una soluzione debba trovarsi per evitare questa vergogna dello sfratto che additerebbe Palermo come la città del respingimento della cultura – spiegano Ridulfo e Paternostro -. Ragionevolmente, la Cgil ritiene che una compensazione, transattiva anche per gli anni passati, tra il servizio culturale aperto alla città e a tutti i cittadini, che l’istituto Gramsci rende gratuitamente, e l’ammontare dell’affitto al Comune potrebbe benissimo essere la soluzione da portare avanti. Facciamo appello, quindi, al sindaco della città di Palermo – hanno concluso – affinché una soluzione positiva si trovi e si trovi immediatamente. In ogni caso, questa organizzazione sindacale si dichiara fin d’adesso disponibile a partecipare a una raccolta fondi che concorra alla conclusione positiva della vicenda“.

Il presidente del Gramisci, Salvatore Nicosia, è pronto, qualora l’Istituto dovesse essere sfrattato: “Il sindaco sarà, con noi, tra gli occupanti. Quindi siamo tranquilli, non credo che sfratteranno il sindaco“.


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