Medici no vax a rischio sospensione, "Valutiamo caso per caso"

Medici no vax a rischio sospensione, “Valutiamo caso per caso”

Il presidente Igo La Mantia chiarisce l'iter che stanno seguendo dopo le segnalazioni dell'Asp

CATANIA – L’Asp di Catania ha fatto partire le sospensioni di 22 sanitari no vax. Ma intanto ha anche inviato diverse segnalazioni agli ordini professionali su chi sono gli operatori che non si sono ancora vaccinati. E tra questi ci sono anche camici bianchi che a questo punto rischiano il provvedimento più duro. Ma per evitare piacevoli “dietro front” i vertici dell’ordine dei medici di Catania sta svolgendo indagini ad hoc, per verificare anche le motivazioni della mancata vaccinazione dei colleghi.

“In riferimento ai provvedimenti di sospensione nei confronti dei medici non vaccinati – sottolinea il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia etnea Igo La Mantia – stiamo lavorando in stretta sinergia con l’Asp, valutando caso per caso e contattando ogni collega segnalato. Da un primo elenco di 15 operatori sanitari, per esempio, dopo le dovute verifiche, abbiamo accertato che 7 di loro si erano vaccinati all’estero o in altre regioni; 2 erano regolarmente esentati (e in possesso di certificazioni che escludono l’obbligo), 1 era in quarantena positiva e 5 stavano urgentemente provvedendo alla vaccinazione”.

La Mantia non vuole trovarsi con un provvedimento da dover poi revocare per la fretta di sospendere. Intanto l’Asp ha avviato il secondo screening dopo gli ospedalieri. “La situazione è molto delicata e stiamo procedendo con molta cautela per evitare d’incorrere in spiacevoli situazioni di “dietro-front”. Prima di emanare qualunque provvedimento vogliamo ottenere chiarimenti precisi sulle posizioni dei colleghi: a giorni arriverà un secondo elenco – sono stati prima screenati i medici delle aziende ospedaliere e adesso sono al vaglio i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta – che ci consentirà, tramite apposita commissione interna, di convocare i medici non vaccinati e valutare ogni singolo caso”.

E da questo secondo elenco ci sono già i primi numeri. “Da un confronto con la direzione generale dell’Azienda Sanitaria dovrebbero esserci ancora una trentina di casi da analizzare, acquisendo l’esatta interpretazione degli obblighi normativi”.

La Mantia comunque è convinto di una cosa, chi fa il medico non può far altro che scegliere la scienza senza se e senza ma. “In questi mesi abbiamo fatto tantissima attività di sensibilizzazione sia nei confronti dei cittadini che dei medici. La nostra posizione rimane ferma e chiara: i medici non vaccinati non possono svolgere prestazioni o mansioni che, implicando contatti interpersonali, possono comportare in qualsiasi forma il rischio di diffusione del contagio Sars-Cov-2”, conclude.


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