Come ti senti? Mi crisceru i capiddi... Il vaccino a Palermo

Come ti senti? Mi crisceru i capiddi… Il vaccino a Palermo

Un giorno di vaccinazioni alla Marinella. Ed è boom di dosi.

Da qualche parte alla Marinella, quartiere pieno di cuore e di macerie a Palermo, borgata coraggiosa, popolata di tanti palermitani ansiosi di esercitare un diritto di cittadinanza spesso negato… Un vaccinando interroga un vaccinato esperto (da qualche mese). E gli chiede: “Comu ti sienti dopo u vaccinu? Novità?”. La risposta serafica e ironica: “Buonu. Mi crisceru puru i capiddi…”. E si può anche sorridere davanti alla schiettezza di un dialogo che sarebbe potuto accadere ovunque, con una affettuosa naturalezza che, per fortuna, esiste da quando nemmeno c’era Facebook. Ma c’è anche da riflettere sulla paura che blocca tanti e che si scioglie con il contatto umano. Un sentimento che merita rassicurazioni, più che il cipiglio severo.

Boom di vaccini alla Marinella

Alla fine di una bellissima giornata, la tappa di ‘Vaccininquartiere’ alla Marinella è stata corredata da un bottino trionfale di dosi. Circa settanta. C’erano, per l’Ufficio del Commissario, la dottoressa Giusy Badalamenti e la squadra dei medici. Tutto si è svolto, alla perfezione, nella parrocchia di Sant’Ambrogio, dove il parroco Mario Consiglio ha richiamato tante persone. Una menzione speciale merita Fabio Cocchiara, che risiede lì, ed è stato organizzatore e promotore dell’appuntamento dal lato del quartiere.

I No Vax? Sono pochi

Dall’esperienza delle somministrazioni itineranti, dalle domande che si pongono, dagli stati d’animo che si colgono, pare di cogliere un dato: i No Vax sono pochi, chi non si vaccina è soprattutto timoroso, perché è stato bombardato da informazioni ansiogene e discordanti. Come raccontava il commissario Covid, il dottore Renato Costa: “Quando siamo andati a Ballarò c’era una famiglia che non si voleva vaccinare. Alle dieci del mattino si sono seduti a guardarci con sospetto, quasi con indignazione, a ora di pranzo si sono vaccinati tutti e siamo diventati amici. Ci sono palermitani che non si sposteranno mai per venire in Fiera? Bene, andiamo a trovarli noi. Le resistenze si ammorbidiscono, quando si instaura un bel clima di fiducia”. E’ stato lui, il commissario, ad avere l’idea dei ‘viaggi per vaccinare’.

La chiave è la fiducia

Ecco perché la chiave di tutto è la fiducia. Quella che si instaura in discorsi chiari, sempre con il consiglio del medico per i dubbi legittimi e le fragilità che mettono ansia. Lo screening nell’hub vaccinale e nei tour risulta accuratissimo. Parlare annulla le distanze, mette in circolo sollievo nella muscolatura sotto stress di un tempo difficile. Il vaccino diventa subito un amico, quando viene preceduto dai sorrisi. Ma non fa ricrescere i capelli.

(nella foto, un’immagine dei vaccini alla Marinella)


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