Scuola, dispersione oltre il 21%, le strategie per arginare il fenomeno

Scuola, dispersione oltre il 21%, le strategie per arginare il fenomeno

Stamani, nel Palazzo del Governo, si è svolta una riunione operativa dell'Osservatorio Metropolitano sui minori.

CATANIA – La dispersione scolastica a Catania. I fatti di cronaca dei giorni scorsi hanno riacceso i riflettori sul fenomeno, ancora dilagante. Di cui si è parlato, questa mattina, in un incontro in prefettura.

La riunione

Nel Palazzo del Governo si è svolta una riunione operativa dell’Osservatorio Metropolitano sui minori avente come argomento il fenomeno della dispersione scolastica nell’ambito del Comune di Catania. Un incontro, presieduto dal Prefetto Librizzi congiuntamente al Presidente del Tribunale dei minori Dott. Di Bella, al quale hanno preso parte la Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minori, l’Assessore all’istruzione, in rappresentanza anche del Sindaco di Catania, e l’Assessore ai servizi sociali accompagnati, rispettivamente, dai direttori all’istruzione e ai servizi sociali del Comune di Catania, il Questore, il Comandante provinciale dei Carabinieri, il Comandante provinciale della Guardia di finanza,  l’Università di Catania, l’Ufficio scolastico provinciale, il direttore provinciale dell’INPS di Catania nonché, in collegamento in videoconferenza, il direttore regionale dell’INPS, l’Associazione Libera. 

Individuare strategie condivise

Il Prefetto ha introdotto l’incontro evidenziando la finalità essenziale che è quella di individuare delle strategie condivise per arginare il fenomeno della dispersione scolastica che nel Comune di Catania ha raggiunto un livello inaccettabile con una percentuale del 21%, in taluni quartieri anche superiore. Il dott. Di Bella ha condiviso la rilevanza dell’iniziativa  sottolineando che la tematica assume grande rilievo anche alla luce delle recenti notizie messe in risalto dagli organi di stampa concernenti la conclusione di un’operazione di indagine di polizia giudiziaria che ha visto il coinvolgimento di minori dediti al traffico di droga.

Dispersione scolastica e sfruttamento

Ha ribadito che la dispersione scolastica costituisce un grave fattore turbativo della crescita dei giovani, alimentando il mercato del lavoro nero o divenendo bacino di utenza delle organizzazioni criminali. Per tale ragione, è indispensabile mettere in campo tutte le iniziative possibili per fronteggiare la problematica in questione. 

Le possibili soluzioni

Il confronto successivo ha delineato una serie di possibili interventi in questa ottica preventiva. Sono state poste le basi per un accordo finalizzato ad effettuare un incrocio tra i dati in possesso  dell’ufficio anagrafe del Comune e quelli detenuti dall’Ufficio scolastico regionale, allo scopo di individuare in modo più chiaro e preciso quei giovani che eludono l’obbligo scolastico. 

L’assunzione di assistenti sociali

In proposito il Comune, nel confermare la più ampia disponibilità dei Servizi istruzione e dei Servizi sociali ha confermato l’avvio di procedure finalizzate all’assunzione di circa 40 assistenti sociali che rappresentano punti di riferimento indispensabili nell’attuazione dei servizi concernenti i minori. Ha assicurato, inoltre, la disponibilità delle sedi di Municipalità per lo svolgimento delle attività di aggregazione nonché il coinvolgimento dell’associazionismo nella pianificazione di attività di socialità ed inclusione dei minori.

Decadenza reddito di cittadinanza

 Un’ulteriore misura che verrà impiegata come deterrente è quella che è stata condivisa con la direzione regionale dell’INPS, consistente nella previsione della decadenza dal reddito di cittadinanza, nei casi più gravi, nei confronti di quei nuclei familiari che lo percepiscono ma i cui figli eludono la scuola. Al riguardo, il Patto sotteso al reddito di cittadinanza che verrà sottoposto per la sottoscrizione ai potenziali nuclei familiari beneficiari della misura economica in questione comprenderà il rispetto dell’obbligo dell’iscrizione e della regolare frequenza scolastica dei figli minori, aggiornando i progetti già redatti in tal senso. Il mancato rispetto di tali clausole comporterà sanzioni.

La collaborazione dell’Università

L’Università si è impegnata a fornire le proprie professionalità nella elaborazione di una vera e propria “statistica sociale” in cui verranno analizzati ed elaborati i dati provenienti da tutti gli enti che li detengono (ufficio anagrafe del Comune, servizi sociali del Comune e Ufficio scolastico regionale) che potrà diventare utilissimo strumento di lavoro per l’Osservatorio e per la valutazione della dispersione scolastica, lavoro propedeutico alla pianificazione di nuovi e più incisivi interventi. 

Le equipe multidisciplinari

Il Prefetto ha ribadito, inoltre, che saranno avviate con l’Azienda sanitaria provinciale intese per istituire delle equipes multidisciplinari che possano consentire un esame complessivo delle situazioni dei minori per finalizzare al meglio gli interventi. Da parte dei Vertici delle Forze dell’Ordine è stata assicurata una implementazione dei servizi straordinari di controllo, finalizzati specificamente alla prevenzione dei fenomeni di delinquenza minorile nonché di presenza di giovani in attività illecite.

I prossimi appuntamenti

Sulla tematica della dispersione scolastica si svolgeranno nuovi incontri dell’Osservatorio, in particolare è stata programmata una prossima riunione presso il quartiere di San Cristoforo con la presenza delle associazioni attive nel quartiere e un ulteriore incontro alla presenza dei dirigenti scolastici dei Comuni di Paternò, Adrano e Biancavilla per sensibilizzare le scuole di questi territori particolarmente popolosi e caratterizzati da un alto profilo di criminalità minorile.  


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