Palermo, giallo sulla morte di una donna in ospedale: inchiesta

Palermo, giallo sulla morte di una donna in ospedale: inchiesta

La Procura della Repubblica ha sequestrato le cartelle cliniche

PALERMO – Inchiesta sulla morte di una donna di 50 anni, deceduta all’ospedale Villa Sofia dopo essere stata operata alla casa di cura Villa Maria Eleonora.

La Procura della Repubblica ha sequestrato le cartelle cliniche, disposto l’autopsia e iscritto nel registro degli indagati Vincenzo Sutera fino a qualche giorno fa direttore sanitario della struttura privata. Al momento si tratta di un atto dovuto per consentire al medico di partecipare agli accertamenti tecnici irripetibili.

L’inchiesta, coordinata dal pubblico ministero Maria Rosaria Perricone, è partita dalla denuncia del marito e dei figli di Ignazia Manno, che si sono affidati all’avvocato Salvatore Romeo.

Il racconto dei familiari

Questi i fatti come vengono descritti dai familiari. La vittima è stata ricoverata a Villa Maria Eleonora il 14 settembre scorso per sottoporsi a un intervento chirurgico ed eliminare una occlusione parziale della carotide.

Si trattava di un soggetto con patologie pregresse di diabete e ipertensione. I sanitari dicono ai parenti che l’operazione è perfettamente riuscita. Alcune ore dopo, però, uno dei figli nota qualcosa di strano nella voce della madre al telefono. Non riesce a parlare bene, come se se fosse colpita da una paresi.

Il trasferimento in ospedale

Dopo avere ricevuto rassicurazioni sulle condizioni di salute, nella notte la situazione peggiora e la donna viene trasferita in ambulanza a Villa Sofia. I familiari vengono messi al corrente che le condizioni sono gravi. Alle 17:30 del 16 settembre la telefonata: marito e figli devono decidere se donare gli organi perché ormai la donna sta per morire. Cosa che avviene poco dopo.

“Parenti angosciati”

“Angosciati continuano a chiedersi come possa essere accaduto che una banale operazione alla carotide – spiega l’avvocato Romeo – possa essere stata trasformata in un evento luttuoso. Su tutto resta la speranza che quest’ultimo decesso solleciti l’attenzione degli organi competenti perché, ricordando le parole del presidente Mattarella, non si muore solo di Covid”.

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