De Rose: "Spero di ricambiare l'affetto della gente di Palermo" - Live Sicilia

De Rose: “Spero di ricambiare l’affetto della gente di Palermo”

"Sono partito dal San Fili, ma ad un certo punto avevo deciso di smettere. Prima ero un attaccante"
CALCIO - SERIE C
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“Sono partito dal San Fili, ma ad un certo punto avevo deciso di smettere. Ci sono dinamiche complesse che ti portano a fermarti, ma la mia forza mi ha permesso di non mollare e raggiungere un sogno. Sono sempre stato attaccante, poi mister Rigoli mi ha raccontato che per lui ero un centrocampista. Non ero d’accordo, allora lui mi ha mandato per tre volte consecutive in tribuna (sorride, ndr). Da quel momento ho giocato in mezzo al campo senza cambiare più posizione”. Francesco De Rose, centrocampista del Palermo e calciatore chiave della formazione di Giacomo Fillippi, è intervenuto ai microfoni “Lacasadic.com”.

Il mediano e capitano dei rosanero ha raccontato del suo passato fino al suo arrivo nel capoluogo siciliano: “Palermo rappresenta l’occasione della vita e il premio di una carriera intera. Quando mi ha cercato il Palermo non ci ho pensato due volte perché è una piazza storica. C’era stato un primo contatto in estate ma senza nulla di concreto, poi a gennaio lo scenario è cambiato e ho scelto la Sicilia. Lo rifarei migliaia di volte. Spero di ricambiare l’affetto della gente sul campo, è incredibile come sono stato accolto. Mi trovo benissimo a Palermo, amo soprattutto il mare di Mondello. Mia figlia ama Palermo e i colori rosanero, si è ambientata perfettamente nell’atmosfera palermitana. Mi piace molto questa sua passione, infatti scherzando dico sempre che diventerà la mascotte del Palermo (sorride, ndr). Mi sono sempre ispirato a quei calciatori che si sacrificano dando tutto dietro le quinte, come Gattuso e Davids”.

Cicco “Polpaccio” ha poi concluso: “Siamo consapevoli del recente passato di questa società. Il Palermo nell’ultimo decennio ha fatto cose straordinarie. Il nostro obiettivo è trasformare l’attuale realtà in qualcosa di grande attraverso la fatica e il lavoro, dando tutto. Da capitano ho sempre detto di non sbagliare con gli atteggiamenti, bisogna sempre far parlare il campo. Il nostro è un gruppo fantastico fatto di grandi professionisti. Se vuoi ricevere devi dare qualcosa agli altri”.


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