Fridays for Future: "Tra sei anni la situazione sarà irreversibile" VIDEO - Live Sicilia

Fridays for Future: “Tra sei anni la situazione sarà irreversibile” VIDEO

La manifestazione indetta per provare a salvare il Pianeta ha coinvolto tantissime persone, tra giovani e meno giovani

PALERMO – Salvare il Pianeta. Con questo obiettivo tantissimi giovani, appartenenti al movimento Fridays for future nato tre anni fa, si sono dati appuntamento questa mattina in Piazza Giuseppe Verdi a Palermo, così come in tantissime altre piazza d’Italia. “Non è un caso se tra sei anni la situazione sarà irreversibile e tra meno di trenta il pianeta è destinato a morire, questo perché c’è una volontà di non fare nulla – ha dichiarato Giu D’Angelo oggi presente in piazza per lottare e provare a salvare il Pianeta -. Abbiamo deciso di scendere in piazza per manifestare il nostro disagio”.

I giovani, ma anche meno giovani, presenti in piazza hanno intonato alcuni slogan per chiedere di salvare il pianeta e presentato diversi cartelloni con scritte di tutti i tipi, per mandare un messaggio di aiuto e di speranza. Gli studenti del Benedetto Croce hanno presentato uno striscione che recita: “I tiempu finn’è picca. Arruspigghiamunni ‘na ‘nicchia“. Tra i messaggi ce ne sono alcuni per gli adulti che “hanno fatto figli senza futuro” come recitano alcuni striscioni.

“Dopo due anni di pandemia, durante la quale la crisi climatica è stata dimenticata, abbiamo la possibilità di alzare la voce e occuparci noi del nostro futuro e non lasciarlo in mano alle istituzioni che se ne fregano“ A dichiararlo Giu D’Angelo presente in piazza per far sentire il proprio disappunto per la situazione climatica –

“Per salvare il pianeta – ha concluso Giu D’Angelo – bisogna partire dai piccoli gesti e rieducare le famiglie. Bisogna prendere coscienza collettiva della situazione che stiamo vivendo”.

“Oggi scendiamo in piazza con lo slogan ‘sradica il sistema’ in quanto ci rendiamo conto che la crisi climatica è interconnessa a tutte le altre – ha dichiarato Adele Furnari -. Lo sfruttamento di lavoratori e lavoratrici, le disuguaglianze tra Nord e Sud del Pianeta, sono conseguenze e cause della crisi climatica. Noi scendiamo in piazza anche per proporre il nuovo modo di sviluppo e che pensi anche agli ultimi del Pianeta”.

Adele Furnari apprezza la grande partecipazione degli studenti: “È una manifestazione contrassegnata dalla partecipazione di studenti e studentesse, con l’interesse principale che è delle scuole perché si rendono conto che tra dieci anni le crisi climatiche le vivranno loro in prima persona. Questo spinge a mobilitarsi perché si parla del loro futuro e non staranno a guardare“.

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