Renzi - Berlusconi, l'asse: Sicilia laboratorio politico - Live Sicilia

Renzi – Berlusconi, l’asse: Sicilia laboratorio politico

Prima tappa le elezioni amministrative di Palermo, incognite sui tempi nazionali e poi le regionali

PALERMO – La Sicilia eterno laboratorio politico è pronta a testare, sul campo, l’asse tra Silvio Berlusconi e Matteo Renzi. Prima tappa le elezioni amministrative di Palermo, incognite sui tempi nazionali e poi le regionali.

In campo big delle preferenze

Dopo il passaggio dei renziani guidati da Luca Sammartino e dalla senatrice Valeria Sudano, nella Lega, Italia Viva ha riannodato i rapporti col territorio, puntellando le province con fedelissimi di Matteo Renzi e big di preferenze, come Nicola D’Agostino, 11mila voti alle regionali, presidente del gruppo parlamentare Sicilia Futura.

D’Agostino non ha dubbi: “È auspicabile che partiti riformisti e liberali come Forza italia e Italia viva si incontrino e comincino a pensare insieme al futuro della Sicilia e dell’Italia”.

L’incontro passa dalle tappe illustrate da Renzi, proprio a Palermo, pochi giorni fa. Il leader di Italia Viva ha dato una spallata all’uscente Leoluca Orlando e fissato il calendario.

La strategia di Italia Viva

“Noi cercheremo – ha detto Renzi a Palermo – in tutta Italia e anche a Palermo, di tenere insieme le forze non estremiste. Il disegno di Italia Viva è di stare in un’area di riformisti centrale, che possa fare la differenza”.

Non è solo una questione di percentuali per Renzi, ma di strategia. “Lo abbiamo fatto solo col 2% mandando a casa Salvini del Papeete, lo abbiamo fatto mandando a casa Conte delle dirette, penso che lo faremo anche a Palermo, in Sicilia e in Italia con una percentuale molto più alta di Italia viva”.

Le incognite nazionali

Appuntamento di non poco conto è l’elezione del presidente della Repubblica, “subito dopo – ha aggiunto Renzi – inizieremo a fare sul serio”.

L’ex presidente del Consiglio ha ricordato anche il passato “su posizioni opposte per tanto tempo”, con Forza Italia, ma “oggi c’è una novità, da un lato la Lega e Fratelli d’Italia, sovranisti, che sono per il No al green pass, dall’altro il Pd che sembra innamorato dei 5 stelle, del reddito di cittadinanza e del no alle infrastrutture”.

In questo scenario l’intesa con i berlusconiani c’è già e i renziani puntano all’asse. “Col mondo che fa riferimento a Forza Italia, a Mara Carfagna, a Mariastella Gelmini, dialoghiamo molto bene – ha concluso Renzi – e penso che lo potremmo fare molto bene anche in Sicilia”.

La transizione

Quindi nessun passaggio in Forza Italia dei renziani, come sostenevano voci insistenti. D’Agostino punta alla federazione. “Renzi sta puntando molto sulla Sicilia – confida il deputato regionale – siamo al lavoro proprio per questo”.

E gli azzurri?

Marco Falcone, leader di Forza Italia in Sicilia, è convinto che “la federazione con Italia viva conferma che Forza Italia è ancora attrattiva e rappresenta un punto di riferimento per tutti coloro che guardano con responsabilità alla cosa pubblica”. Prossima tappa, quindi le elezioni amministrative di Palermo, che “possono rappresentare – conclude Falcone – il momento giusto per verificare le forze in campo”.


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