Bomba d'acqua, a Mondello il meteo fa paura

Bomba d’acqua, a Mondello il meteo fa paura

Cronaca dell'ennesima giornata bestiale.
BOMBA D'ACQUA A PALERMO
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PALERMO- Questa foto non è una strana immagine da concorso a premi, dal titolo: riflessi di pioggia dentro casa. E’ una fotografia di cronaca, scattata ieri, a Mondello, precisamente a Partanna. A Mondello, quando piove, è una catastrofe. Se vivi in un piano basso, l’acqua può entrarti in casa. Come è successo al malcapitato residente che non ha avuto che una sola difesa: immortalare una condizione penosa e subita.

Quando piove, a Mondello, non è semplicemente un fatto metereologico, ma una specie di Apocalisse acquatica (maiuscola). Se sei in macchina, il fiume arriva allo sportello. Se sei a piedi, mischino, devi augurarti che qualcuno ti presti un salvagente e non rifiuterai, nel caso, nemmeno quello a forma di paperella.

Ieri, a Mondello, ha piovuto. Una sorta di nubifragio da Partanna a Valdesi. Il consigliere comunale Ottavo Zacco racconta le consuete scene da tregenda: “Ho visto persone bloccate nei negozi, gente che annaspava in macchina. E, mi spiace dirlo, ho avuto problemi con il numero d’emergenza per le lunghe attese e le incomprensioni. Dopo tanti minuti, cadeva la linea. Il problema? E’ la classica munnizza. Le strade non vengono spazzate e i detriti, quando piove, bloccano le caditoie”.

Quando piove, a Mondello, i residenti devono armarsi con scope, secchi e quant’altro sia a disposizione. Può capitare che si stacchi la luce e allora la faccenda assume un sapore decisamente medievale. Una lotta contro le intemperie, con il massimo della difficoltà. Un appassionante gioco di ruolo e strategia. Peccato, però, che non si diverta nessuno.

Quando piove, a Mondello, i pensieri che si compongono non sono, spesso (spiace dirlo), commendevoli. Chiamano in causa il sindaco e l’assessore a… (ma non esiste un ‘assessore a Mondello’). Ed è così da sempre. E non cambia niente, se non un cospicuo travaso di bile, gli improperi social e l’armamentario dell’indignazione. Forse bisognerebbe provare con gli scongiuri nella borgata abbandonata, sporca, allagata, manco ci fossero le famose piaghe.

Allora non resta che fotografare le pozzanghere che hai a casa e aspettare il ritorno del sole. Tutto sarà, a poco a poco, dimenticato. Tutti i patimenti torneranno, piano piano, nell’oblio. Fino alla prossima pioggia che regalerà altri momenti difficili. Ed è per questo che qui, diversamente dal resto, si scruta il cielo e si guarda il meteo sempre con tanta paura.


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