Vaccini, "Così contrastiamo le paure e le fakenews"

Vaccini, “Così contrastiamo paure e fake news”

Nei comuni che non hanno raggiunto il 75% di immunizzazione arrivano gli infopoint dell'Asp di Catania.

CATANIA – Lotta alle fake news sul vaccino e sul covid. Ma senza forzature. Semplicemente attraverso un approccio face to face. E mettendoci serenità, sorriso e soprattutto preparazione. “Noi non vogliamo convincere nessuno a vaccinarsi, ma crediamo che sia giusto che la scelta del no debba essere consapevole e basata su una informazione corretta”, spiega Loredana Sucato, responsabile del Servizio Sociale Professionale dell’Asp di Catania. 

Forti dell’esperienza maturata nei cinque hub vaccinali, dove assistenti sociali ed educatori professionali hanno risposto alle tante, tantissime domande di chi si apprestava a vaccinarsi, la Direzione Strategica dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania (con in testa il direttore generale Maurizio Lanza e il direttore sanitario Antonio Rapisarda) hanno deciso si portare gli operatori direttamente nelle piazze. E così è stato. In diversi comuni – grazie alla collaborazione con i sindaci – sono stati allestiti degli info-point. “È fondamentale poter dare risposte a qualsiasi quesito e qualsiasi dubbio – spiega Sucato – le persone non devono mai trovare l’indecisione dopo aver posto una domanda. Per questo gli assistenti sociali e gli educatori professionali sono stati formati e preparati al loro ruolo. Che è davvero delicato”.

A chi si rivolge all’info-point viene fornita una brochure con tutte le informazioni sul vaccino, ma anche sul greenpass e sulle procedure per prenotare la vaccinazione. Il bacino dei no vax è composto da due categorie, i contrari-complottisti, e chi invece ha semplicemente paura degli effetti collaterali. Ed è questo secondo segmento a cui l’iniziativa dell’Asp è rivolta. 

Ed è proprio la paura, acuita dalla cattiva informazione, il sentimento che predomina nelle domande che si rivolgono agli operatori. C’è la “paura di morire”. Poi c’è la “convinzione” che stanno usando le “persone come cavie”. In merito al possibile cambiamento genetico e del dna, si cerca di dribblare l’argomento con i quesiti più disparati: “Cosa c’è dentro il vaccino?”, “Cosa mi succederà tra dieci anni?” “Perché lo Stato non prende la sue responsabilità e lo rende obbligatorio?”. 


Non ci sono domande giuste o sbagliate. “Ogni persona va ascoltata con i propri tempi. Vanno risolti dubbi e interrogativi. Deve andare via consapevole di aver ricevuto le corrette informazioni”, commenta Sacuto. Che poi analizza: “L’informazione fai da te ha creato le fakenews, che poi vengono alimentate dalla diffusione social”. 

“Le informazioni raccolte hanno come fonte i colloqui con le persone sia negli hub vaccinali che negli infopoint ma anche attraverso la somministrazione di un questionario. Il report dei questionari somministrati dal mese di luglio – commenta Loredana Sacuto – ha fatto emergere che il 41, 6% della popolazione ha provato paura, il 70% ha preso informazioni della campagna vaccinale da social, TV, siti e giornali, il  23% dichiara di essere stato influenzato negativamente dalle informazioni raccolte sui social. La campagna di sensibilizzazione dell’Asp scaturisce – spiega – anche da questi dati”. 

Gli infopoint sono stati allestiti soprattutto nei comuni che non hanno raggiunto il traguardo del 75% di vaccinati. “Io coordino gli  assistenti sociali e gli educatori professionali che prestano la loro attività presso gli info point che sono settimanalmente calendarizzati. Questa settimana saremo presenti a Nicolosi e a Belpasso”, illustra la funzionaria Asp. .

“Il nostro obiettivo è contrastare le informazioni che circolano non supportate da evidenze scientifiche. Io credo che nell’attuale fase l’intera comunità deve essere chiamata a collaborare responsabile ad attivare misure di protezione e di contenimento della pandemia efficaci. La pandemia ha evidenziato – conclude Sacuto- il valore strategico e prezioso della collaborazione attiva dei cittadini per garantire la tutela della salute”.


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