Pnrr, Musumeci: "Mai convocati da Draghi" - Live Sicilia

Pnrr, Musumeci: “Mai convocati da Draghi”

Il presidente si toglie qualche sassolino dalla scarpa.

ROMA – “Per il centrodestra poteva andare meglio, e questo e’ un motivo di riflessione. Non c’e’ stata la Waterloo di cui si parla nel centrosinistra che per altro ha ben poco da cantare vittoria. Emerge una realtà amara: non si è più nelle condizioni di preparare una classe dirigente”. Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci nel corso di un intervento a Start su Sky Tg 24. Musumeci ha affrontato anche altri temi relativi alla politica nazionale e regionale. Primo fa tutti l’affaire Pnrr.

“Mai convocati da Draghi”

“Non siamo mai stati convocati dal Governo e solo dopo avere letto dai giornali l’elenco delle opere qualche ministro ha scritto ‘se avete progetti mandateli’… Così come per i progetti dei Consorzi di bonifica che hanno mandato tramite la Regione progetti per quasi un miliardo di euro e nessuno dei progetti è stato approvato, dove in Sicilia la siccità non è una scadenza o un argomento da tavola rotonda, ma e’ un fatto”, ha detto.
Musumeci ha spiegato come la programmazione che ha trovato sia stata realizzata dal precedente esecutivo e che “per modificarla si attiva una procedura che potrebbe durare anche anni. Ma come si faceva due anni fa a parlare di Pnrr e come si faceva a predisporre progetti esecutivi sapendo che avremmo avuto la pandemia? Negli Enti locali non ci sono neanche gli uffici tecnici”. “Sarebbe stato utile – ha aggiunto – che lo Stato ci avesse dato dei progettisti capaci di progettare opere in sei mesi e non in sei anni come accade oggi. Non e’ in questo modo che si opera per ridurre il divario Nord-Sud”. E ancora.

Le critiche a Draghi

“Il Presidente Draghi avrebbe fatto bene a sentire le regioni. C’è stato un grave deficit di democrazia e rapporto con le regioni. Come si fa ad inserire in un piano iniziative infrastrutturali senza avere concordato con i governatori quali sono le priorità?”. “Temo che nei palazzi romani abbiano fatto una scrematura di progetti vecchi, per quelli della Sicilia addirittura del 2001-02 dando all’Europa l’idea di una pianificazione – ha aggiunto -, sono progetti raccogliticci e messi assieme, alcuni della legge obiettivo del 2002”. “Sono convinto che ci sia l’esigenza di un chiarimento all’interno di questa vasta coalizione che e’ la conferma del fallimento della politica”, ha aggiunto.
“Il governo Draghi è un governo di emergenza nato perchè il Parlamento non è stato capace di esprimere una maggioranza organica – aggiunge Musumeci – di solito quando accade questo si va al voto. Draghi paga il prezzo di una anomalia politica e io spero che si possa presto tornare alla normalita’”.


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