'Sicilia isola bio', il futuro parte dalle eccellenze - Live Sicilia

‘Sicilia isola bio’, il futuro parte dalle eccellenze

La seconda edizione di Bio in Sicily a Bagheria nella suggestiva Villa Palagonia
L'EVENTO
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Un successo che fa bene sperare, la seconda edizione di Bio in Sicily a Bagheria nella suggestiva Villa Palagonia. La manifestazione organizzata dall’associazione “La Piana d’Oro”, il GAL (Gruppo di Azione Locale) Metropoli Est e la Condotta Slow Food di Bagheria con il contributo di APO Sicilia nonché del patrocinio dell’Assessorato regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea e del Comune di Bagheria e della collaborazione del FLAG (Fisheries Local Action Group) “Golfo di Termini Imerese” e dell’Ordine degli Agronomi di Palermo.

Nel corso dei tre giorni si sono alternati seminari, tavole rotonde, incontri e dibattiti, press tour, master class che hanno visto la partecipazione di rappresentati delle Istituzioni, delle Università, di Centri di Ricerca, Ordini professionali, Gruppi di Azione Locale, Gruppi di Azione Costiera, esperti di sviluppo locale, operatori del settore dell’agroalimentare, dell’enogastronomia e del turismo sostenibile, i più alti burocrati regionali, i presidenti dei Consorzi di tutela, le professionalità di settore.

A caratterizzare l’evento è stato lo svolgimento degli stati generali di 3 comparti strategici per l’economia siciliana: l’agrumicoltura, la pesca mediterranea e il turismo sostenibile. A confrontarsi con gli operatori dei settori sono stati i massimi dirigenti dell’amministrazione regionale dei settori interessati: Dario Cartabellotta dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura, Alberto Pulizzi dirigente Generale della Pesca Mediterranea, Mariella Antinoro, dirigente Generale dell’Assessorato dei Beni Culturali e dell’identità Siciliana, Pietro Miosi dirigente del Servizio “Strategia regionale del marketing agroalimentare”, Leonardo Catagnano e Alfonso Milano dirigenti dei due più importanti servizi del Dipartimento della Pesca, Nicola Vernuccio  a capo dello strategico gruppo di lavoro PNRR Sicilia afferente all’Assessorato Regionale all’Economia. Una qualificata partecipazione da parte degli amministratori comunali di Bagheria, del presidente e del direttore del Gal Metropoli Est.

La manifestazione ha visto la partecipazione dell’Assessore Regionaledell’istruzione e della formazione professionale Roberto Lagalla, a cui è stato consegnato il premio da parte della Fondazione Bartolo Fazio per l’impegno a favore della sostenibilità.

Le tematiche trattate hanno riguardato i settori cruciali e strategici dell’economia regionale, dal turismo all’agroalimentare, alla pesca. Le indicazioni tratte hanno sottolineato la valorizzazione del pescato locale e dell’acquacoltura effettuata in Italia, la promozione turistica legata ai borghi marinari e al turismo costiero; le prospettive in Sicilia della nuova programmazione dei fondi europei e del PNRR (Piano nazionale di resistenza e resilienza) e il valore salutistico della Dieta Mediterranea. Il tutto nell’ottica di conciliare le prospettive di sviluppo e di crescita dei territori costieri e rurali. Spazio è stato dato alla presentazione di buone pratiche e alle dinamiche in ordine allo sviluppo locale legato al turismo sostenibile.

Nei tre giorni si è discusso anche dei “Presìdi Slow Food isolani”, sull’importanza di una “Acquacoltura sostenibile”, sulla valorizzazione dei “Borghi Marinari”. Inoltre è stata presentata e costituita “l’Associazione Legumi Siciliani” ed è stato effettuato un press tour per far conoscere a 33 giornalisti intervenuti alcune peculiarità del territorio.

Le relazioni e le proposte avanzate hanno registrato come tratto comune le seguenti considerazioni: le nuove sfide post-covid potranno essere vinte solamente creando valore aggiunto alle produzioni isolane garantendo ai consumatori qualità del prodotto, tracciabilità ed eticità dei processi produttivi, rispettando al contempo i canoni della sostenibilità ambientale. Allo stesso tempo va correlato un piano di comunicazione che faccia valere i brand “Isola Bio” e “Born in Sicily” per l’intera produzione agroalimentare regionale, che costituirebbero uno strumento formidabile di marketing commerciale. Sono state peraltro sottolineate le opportunità della transazione ecologica e le misure urgenti da adottare per affrontare le criticità dei cambiamenti climatici e i rischi della desertificazione.

Altro messaggio: valorizzare il turismo delle piccole comunità, dei monumenti trascurati, un turismo lento che rifugge dalle folle.

Nel corso della giornata finale sono stati consegnati gli ambiti riconoscimenti “Bio in Sicily 2021” a 30 aziende che si sono distinte nel corso di quest’ultimo anno nel campo dell’attività biologica e sostenibile di produzione, promozione e vendita. I focus individuati per stabilire la selezione hanno riguardato: informazione e promozione (sito, pagina, articoli, pubblicità, fiere, eventi), sostenibilità ambientale (attività di campo, di produzione, di riciclo), ricerca e innovazione (progetti di ricerca, chiusura della filiera, elementi di innovazione di prodotto e di processo), partecipazione ad una associazione che promuove il biologico, il tipico e il naturale e/o essere iscritto ad organizzazioni di categoria.


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