Sicilia, tentata corruzione: 'La palermitana ha inventato tutto' -

Sicilia, tentata corruzione: ‘La palermitana ha inventato tutto’

Intervista a Luigi Lanzillotta, il manager artistico tirato in ballo dall'intermediaria QUINTA PUNTATA

ROMA – Tentata corruzione in Sicilia, un nome di peso assicura di non aver promesso alcuna somma all’assessore regionale Manlio Messina. Si tratta di colui che avrebbe “mandato” il progetto che sarebbe costato “50mila euro in più dei costi reali”, secondo l’asserita l’intermediaria palermitana: Luigi Lanzillotta, direttore artistico di Roma Sinfonietta. Si tratta di una difesa d’ufficio o della verità? Questo lo accerterà la magistratura, ma di certo Lanzillotta è un musicista e manager apprezzatissimo e al di sopra di ogni sospetto.

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Identità certa

Per risalire al suo nome abbiamo incrociato alcune sigle indicate nella chat dall’intermediaria, con una ricerca su google.it.

Luigi Lanzillotta è a capo di Roma Sinfonietta, colosso artistico di rilievo internazionale, in grado di mobilitare nomi come quello di Andrea Morricone, anche questo indicato nella chat ma totalmente estraneo a qualunque ipotesi. Lanzillotta e la Roma Sinfonietta vengono citati dalla intermediaria perché avrebbero predisposto un secondo progetto con aumento di fatturazione per ricavare 50mila euro da destinare all’assessore. LEGGI LA TERZA PUNTATA La figlia della Palermo bene

L’intervista

Mentre gli inquirenti accertano chi stia dicendo la verità, abbiamo contattato il “maestro”, così chiamano Lanzillotta. E lui, maestro lo è veramente. Un curriculum impressionante.

Conosce l’intermediaria palermitana M.M.?

“È una trombettista che era stata suggerita dal maestro Sergio Rendine per fare la solista in un programma che l’assessore aveva chiesto a Sergio Rendine, è stato anche direttore artistico dell’orchestra sinfonica siciliana. Gli è stato chiesto di inserire nel programma le musiche di Morricone dirette dal figlio Andrea”.

Si tratta di un concerto importante, come ha detto anche l’assessore, ma emerge un problema, l’intermediaria, nella chat inviata a Raoul Russo dice che i progetti sono due, dei quali uno costava 50mila euro in più e i fondi e sarebbero stati messi a disposizione per chi avesse voluto l’assessore

“Assolutamente falso, ho solo due telefonate con il collaboratore Russo, io ho mandato su richiesta del collaboratore di Messina, il progetto artistico, economico e un suggerimento se i concerti si potevano fare nei parchi di selinunte, di Taromina. Se poi la fanciulla ha detto cose sue…quello che conta è ciò che ha in mano l’assessore Messina e il suo portavoce”.

Quindi lei dice che non è vero che c’era un progetto con un importo maggiorato per ricavare una tangente, come assicurato dall’intermediaria via chat?

“Le dirò che se avessero deciso di fare quel programma, ci saremmo trovati anche in difficoltà, perché con la riduzione di pubblico obbligata dal covid, non si vanno a fare i concerti per 500 persone con i costi dell’orchestra, l’amplificazione, sarebbe stata una cosa da non fare. Quindi se la fanciulla ha detto una cosa non veritiera è forse perché a lei è venuta a mancare la possibilità di suonare e dopo un anno e mezzo di inattività ha detto una parola di troppo. Quello che conta è la documentazione che ho inviato al dott Russo su richiesta sua. C’è una mail che parla chiaro ed è una pagina del progetto artistico e del progetto economico, dove indicavo se volevano fare questi concerti”.

Parliamo di Miceli, il dirigente del Turismo, molto apprezzato e integerrimo, anche di lui parla l’intermediaria, ma è estraneo al tentativo di corruzione

“Venne da me, mi ha presentato presso l’ente turistico italiano di via Marghera, mi ha presentato il colonnello Pappalardo, che è stato assessore prima”.

Lei è indagato?

“No, io non sono indagato. Io non conosco neanche questo assessore, sarei andato a Catania a conoscerlo”.

L’intermediaria sostiene che sareste stati pronti anche a emettere una fattura per coprire la tangente

“Ciascuno può dire quello che vuole, ho inviato quello che mi è stato chiesto”.

Il progetto esiste, ma non ci sarebbe la tangente e il trucchetto come sostenuto dalla trombettista?

“Ma quale trucchetto, la documentazione che ho preparato io ce l’ha l’assessorato”.

L’unica cosa che non si riesce a capire è com’è possibile che questa palermitana dal cognome altisonante si sia inventata una tangente?

“Ma non potevamo manco suonare, il progetto mi è stato chiesto, è tutto scritto”

Lei ha un nome importante, questa donna ha messo nero su bianco questi fatti gravissimi, sostenendo di essere l’intermediaria, come risponde?

“Io non la conosco”

Morricone richiamato nella chat è proprio il figlio?

“Sì, è Andrea, avrebbe diretto lui”.

Quindi era un evento internazionale e come entra in ballo, nella contrattazione, questa trombettista politica?

“Perché il maestro Rendine ha detto che suona molto bene e avrebbe suonato un brano del maestro Rendine”.

Ma tra una sviolinata e una trombetta spuntano 50mila euro in più dei costi reali

“Non è possibile, quel progetto prevedeva l’amplificazione, ma non prevedeva le luci, avremmo avuto un danno economico”.

Maestro, le viene in mente qualche dubbio su questa vicenda? Lei ha il dubbio che qualcuno possa aver brigato?

“Non ne capisco il motivo”

E intanto c’è una chat con una promessa di denaro, una denuncia e un’indagine per tentata corruzione

“Io sinceramente non so come si possano inventare queste cose. Il progetto economico e artistico è in mano all’assessorato”.

LINK ALLA SECONDA PUNTATA La denuncia di Manlio Messina

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