Green pass, Stirpe: "Giusto l'obbligo, chi non ce l'ha paghi i danni" - Live Sicilia

Green pass, Stirpe: “Giusto l’obbligo, chi non ce l’ha paghi i danni”

Il vicepresidente di Confindustria parla dell'obbligo del certificato verde in vigore dal 15 ottobre
CORONAVIRUS
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ROMA – “L’impianto normativo del green pass nei luoghi di lavoro nel complesso è solido. Nessun cedimento a ricatti, no al pagamento dei tamponi a chi non si vaccina, le persone vanno messe davanti alle loro responsabilità”. Lo dice in un’intervista al Corriere della Sera Maurizio Stirpe, vicepresidente di Confindustria per il Lavoro e le Relazioni industriali.

Stirpe non vede “razionale suggerire di allungare la validità dei tamponi da 48 a 72 ore”, mentre “pagare i tamponi a chi non si vaccina va contro il fine con cui il governo ha varato questo provvedimento, cioè incentivare le vaccinazioni. Una ratio che noi condividiamo”.

“Anche chi lavora da casa debba avere il certificato”, dice ancora l’imprenditore: e mentre sulle verifiche del Green pass in azienda “il nostro suggerimento è controllare tutti”, Stirpe non esclude la possibilità per le aziende di chiedere un risarcimento danni al dipendente che ha causato una perdita all’azienda per la mancanza del green pass: “È così. Credo anche che in alcuni casi possano esserci gli estremi per provvedimenti disciplinari importanti”.


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