Palermo, mafia e alta finanza: perquisizioni in banche LIVE -

Palermo, mafia e alta finanza: perquisizioni in banche LIVE

Nel mirino dei finanzieri ci sono società immobiliari, colossi del turismo.

PALERMO – Operazione in corso della Guardia di Finanza, perquisizioni in banche, coinvolti colletti bianchi sospettati di relazioni pericolose. Nel mirino dei finanzieri – secondo quanto ha verificato LiveSicilia – ci sono società immobiliari, colossi del turismo. LEGGI TUTTI I NOMI

LE ACCUSE – Gli imprenditori sono accusati di “aver concorso nell’associazione di tipo mafioso Cosa nostra e, pur non facendovi parte, per aver contribuito all’acquisizione in modo diretto e indiretto, da parte della stessa associazione, della gestione o del controllo delle attività economiche, di concessioni, di autorizzazioni, di appalti e di servizi pubblici”. E ancora, gli imprenditori avrebbero “contribuito ancora alla realizzazione, da parte della stessa associazione, di profitti o vantaggi ingiusti per sé o per altri”. LEGGI TUTTI I NOMI

La società immobiliare

Gli inquirenti indagano su alcuni imprenditori, sospettati di relazioni pericolose, che “al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di prevenzione patrimoniale e di agevolare la commissione dei dilitti…”, avrebbero “attribuito fittiziamente” ad alcuni complici, le quote di una società immobiliare. Contestata l’aggravante di aver favorito Cosa nostra. LEGGI TUTTI I NOMI

Bancarotta fraudolenta

Altro capo d’indagine riguarda una presunta bancarotta fraudolenta, commessa ai danni di una società che gestisce strutture turistiche. Gli indagati avrebbero “in concorso tra loro, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, sostituito e trasferito denaro, beni e altre utilità prevenienti dai delitti di associazione mafiosa, appropriazione indebita e bancarotta fraudolenta patrimoniale”.

Il trucchetto

Tre imprenditori sono indagati. Attraverso una “falsa quietanza di pagamento a favore della Unicredit Spa”, banca estranea ai raggiri, gli imprenditori avrebbero “simulato fraudolentemente l’avvenuto integrale pagamento del prezzo di vendita, inducendo in errore il giudice del tribunale”.

L’imprenditore turistico

Un imprenditore, amministratore unico di una società turistica, avrebbe trasferito 1,2milioni di euro, “frutto dell’appropriazione indebita”, in modo da ostacolare l’identificazione della loro provenienza delittuosa”.

Perquisizioni in corso

La Guardia di Finanza ha notificato il provvedimento di perquisizione alla Unicredit, estranea all’inchiesta, lo scopo degli investigatori è quello di “acquisire i dipositivi informatici in uso…ritenendo che sussista il concreto pericolo di dispersione del corpo del reato e che il ritardo possa pregiudicare l’esito della perquisizione stessa”.

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