Sicilia, DB: la batosta di Caltagirone e il futuro di Ioppolo - Live Sicilia

Sicilia, DB: la batosta di Caltagirone e il futuro di Ioppolo

I dati delle liste siciliane.

PALERMO – La tornata delle amministrative  lascia il segno in casa del presidente Musumeci. La batosta di Caltagirone potrebbe avere non poche conseguenze all’interno del Movimento.

I risultati

Ma andiamo con ordine. E partiamo da lontano (in termini di distanze geografiche). I risultati complessivi di Diventerà Bellissima, esclusa la provincia di Catania, non sono certo negativi, anzi. A Pachino la lista si attesta all’11,8%, a Lentini prende il 5,13%, a Vittoria il 9,8%. Diventerà Bellissima non sfonda ma si difende.  Ma è soprattutto nell’agrigentino, roccaforte della deputata Giusy Savarino, che si conferma uno dei baluardi del centrodestra: a Favara è la lista più votata  con il 10,4% delle preferenze. Diverso il caso Canicattì: qui i candidati del presidente corrono all’interno di una lista civica collegata al candidato sindaco. Al netto di questa panoramica siciliana, rimane il fatto che il Movimento perde, meno che a Favara, i duelli intestini in termini di voti con i cugini meloniani. Ma soprattutto rimane schiacciato dal caso Caltagirone (usato come grimaldello dal centrosinistra per dare il ben servito a Musumeci) che potrebbe avere ripercussioni di non poco conto. Nessuno si sbottona troppo, ma i mal di pancia non sono pochi.

Il futuro di Ioppolo

Sul banco (metaforico) degli imputati c’è il coordinatore Gino Ioppolo, uomo vicinissimo a Nello Musumeci ed ex sindaco di Caltagirone. Qui è andata in scena una sconfitta macroscopica. Ioppolo, lascia sguarnito il fortino e decide di non ricandidarsi (scelta che alcuni colonnelli avrebbero vissuto con preoccupazione). Il candidato del centrodestra perde e la lista del Movimento non supera nemmeno lo sbarramento restando inchiodata a poco più del 4% e rimane fuori dal consiglio comunale. I commentatori più attenti fanno notare che in quella lista il più votato è un consigliere che da poco aveva lasciato la Lega quindi un “neofita Db”. Negli altri comuni al voto, nella provincia di Musumeci e Ioppolo, il movimento si mimetizza all’interno di civiche ma non elegge né dove il candidato prescelto arriva al ballottaggio (Adrano) né dove perde (Giarre). Elementi che qualche dirigente starebbe mettendo in fila, si vocifera, per chiedere la rimozione di Ioppolo da coordinatore regionale e della coordinatrice provinciale Francesca Catalano. Insomma, potremmo vederne delle belle. Anzi, delle bellissime. 


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