Cittadella polizia, riparte l'iter: "Anni di lotta, ora accelerare"

Cittadella polizia, riparte l’iter: “Anni di lotta, ora accelerare”

Il sindacalista Vendemmia: "La sua realizzazione permetterà di risolvere grandi criticità"

CATANIA – “Siamo riusciti a risolvere il problema della Cittadella della Polizia che sarà riprogettata a Librino”. L’assessore all’Urbanistica del Comune di Catania, Enrico Trantino, conferma la notizia che già circolava tra i corridoi. La Cittadella che ospiterà gli uffici di polizia sarà realizzata lì dove era stata immaginata, nel popoloso quartiere catanese, una volta superate le criticità dei collettori fognari che saranno deviati.

Una battaglia di anni

Una notizia che, sebbene avesse già appreso, saluta con favore Tommaso Vendemmia, segretario del Siap, il sindacato di polizia che, da anni, sollecita la realizzazione della struttura. Vendemmia ha anche denunciato pubblicamente anni di stasi. “Grazie a un’azione sindacale pressante – dice il sindacalista – dopo anni, facciamo un plauso all’amministrazione per il via alla Cittadella della polizia, la cui realizzazione permetterà di superare il problema atavico dei siti sparsi per la provincia”.

La zona vista dall’alto

La situazione attuale

Al momento circa 1.200 uomini sono sparsi in 8 uffici. Molti dei quali sono in affitto, inadeguati strutturalmente o inadatti. “E comportano la vigilanza – continua Vendemmia: 70 uomini, più 20 per gli oneri amministrativi, sacrificati per questo. Inoltre, vengono sborsati oltre 3 milioni e mezzo di affitti – continua – e molti sono fatiscenti, come gli uffici di via Ventimiglia della Squadra mobile del Personale. O quelli della polizia amministrativa di viale Africa: sede troppo piccola per i compiti assegnati. O l’ufficio sanitario, dislocato all’ex ospedale Ferrarotto, in un padiglione in comodato d’uso. E ancora, non ci sono gli alloggi di servizio e l’autoparco e in un capannone”. Insomma, sono numerosi i disagi che la realizzazione della Cittadella della giustizia potrebbe far superare”.

“Occorre accelerare”

Adesso, però, bisogna accelerare. “Ancora di ufficiale non hanno detto nulla – sottolinea Vendemmia – ma sappiamo che la struttura si realizzerà a Librino”. Forse il progetto sarà rivisitato, ma il luogo sarà lo stesso individuato, conferma il sindacalista, così come il finanziamento di 90 milioni “Ci auguriamo che, dopo 20 anni di promesse – conclude – si dia un’accelerata ai processi di progettazione e realizzazione”.


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