Covid: terza dose in farmacia, boom di prenotazioni - Live Sicilia

Covid: terza dose in farmacia, boom di prenotazioni

Nelle regioni che hanno aderito si registra un'elevatissima adesione
CORONAVIRUS
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ROMA – Overbooking di prenotazioni in farmacia per la terza dose. Lo riferisce Federfarma nazionale sottolineando ‘l’entusiamo’ delle persone avanti con l’età che per il richiamo possono andare alla farmacia vicino casa, nell’ora stabilita dall’agenda senza fare file e ricevendo l’inoculazione da persone che conoscono da anni.

Le regioni che hanno aderito

Dopo la circolare del Ministero della Salute, sono quattro le regioni dove tra mercoledì e venerdì scorso sono iniziate le somministrazioni in farmacia: Lazio, Liguria, Marche e Veneto. “Siamo contenti per la reazione dei nostri clienti, si tratta per la maggior parte di persone anziane che esprimono grande soddisfazione per aver potuto scegliere la loro farmacia di riferimento come punto vaccinale”, racconta Alfredo Procaccini, vice presidente di Federfarma, “c’è molta empatia, ci fanno domande e sono ben felici di fare il vaccino Pfizer, anche nei casi in cui in precedenza ne abbiano fatto un altro.

Prenotazione anche per i 60enni

Non hanno paura dell’eterologa perché è diffusa tra le persone l’idea che si tratti di un ottimo immunizzante, che dà un’alta protezione dal Covid. In questi giorni stanno partendo anche le prenotazioni per i sessantenni che abbiano già superato il periodo di sei mesi dalla seconda dose”. A Roma le prenotazioni degli 80enni stanno andando a gonfie vele, riferiscono i farmacisti. Tenendo conto che vengono consegnate in media 30 dosi ogni sette giorni per farmacia, secondo Federfarma in una sola settimana sono già state inoculate più di 15 mila fiale nelle farmacie della Capitale.

Circa 20 mila in tutto il Lazio. “Nelle Marche abbiamo cominciato venerdì scorso, la richiesta di prenotazioni è davvero alta e la gente è contenta della soluzione, sia per la conoscenza diretta con i farmacisti, che per un evidente motivo di prossimità”, spiega Marco Meconi, vice presidente di Federfarma Marche”. “In parallelo – conclude – sono partite anche le richieste dei sessantenni. In numero minore i fragili che spesso vengono chiamati per la terza dose direttamente dai centri dove sono in cura”.


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