Green Pass Sicilia, 'fuoco amico' e tensioni nella maggioranza - Live Sicilia

Green Pass Sicilia, ‘fuoco amico’ e tensioni nella maggioranza

Piovono frecciate sul partito del governatore Musumeci e dell’assessore alla Salute Razza

Il fuoco amico, sulla questione green pass, forse Musumeci e Razza non se lo aspettavano. Eppure piovono frecciate sul partito del governatore Nello Musumeci e dell’assessore alla Salute Ruggero Razza, a qualche manciata di minuti dalla seduta dell’Ars. Una seduta preceduta qualche ora fa dalla passerella sbarrata ai due deputati Sergio Tancredi e Angela Foti di Attiva Sicilia che si sono rifiutati di esibire il green pass a vigilantes e uscieri. Interpreti riconosciuti di una linea di responsabilità vaccinale e ossequio alle regole imposte dall’emergenza pandemica, Musumeci e Razza vengono attaccati subito sui social dal deputato Luca Sammartino, in forza alla Lega: capo d’accusa, la sostanziale federazione dei due gruppi, Attiva Sicilia e Diventerà Bellissima in seno all’intergruppo unitario costituito questa estate. Già ieri un altro deputato nopass, Matteo Mangiacavallo, pure di Attiva Sicilia, aveva annunciato il rifiuto all’esibizione del certificato verde: puntuale conseguenza, la chiamata al 112, oggi, da parte di Tancredi che ha sporto denuncia per il divieto d’accesso e l’inibizione a “esercitare il diritto dovere di rappresentanza parlamentare”.

Affondo leghista e crepe di maggioranza

Sammartino ha sfogato tutta la propria irritazione per la condotta, e probabilmente la oggettiva vicinanza parlamentare, dei deputati di Attiva Sicilia – colleghi di maggioranza de facto in aula in molte posizioni sostenute dal governo – in un post su Facebook: “Quello che mi chiedo – ha scritto – a prescindere da chi condivide o meno l’utilità di questo mezzo, è: ma se la certificazione viene chiesta a tutti i cittadini per poter lavorare o entrare negli uffici pubblici senza alcun tipo di distinzione, perché dovrebbe essere diverso per noi politici? Questo è ancora più allarmante se consideriamo che i colleghi in questione fanno parte del gruppo federato al partito che esprime l’assessore regionale alla Sanità”. Di rara precisione la stoccata a Razza: “Parliamo di quello stesso assessore che dovrebbe occuparsi di far rispettare le regole per la tutela della salute pubblica, ma che non riesce neppure a chiedere un minimo di coerenza e senso di responsabilità ai suoi alleati”. Una possibile contraddizione, quella delle posizioni nopass di Tancredi e c., che era emersa già ieri, quando Mangiacavallo aveva dichiarato a Livesicilia che si tratta di “una posizione di coscienza e di libertà, siamo uomini e donne liberi che ritengono di dover combattere questa battaglia civile”.

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