Loggia Ungheria, Verdini indagato: ecco i primi NOMI - Live Sicilia

Loggia Ungheria, Verdini indagato: ecco i primi NOMI

I particolari dell'indagine e i primi nomi dei coinvolti

PERUGIA – Ci sono nomi di peso nell’inchiesta sulla Loggia Ungheria, uno di questi è Denis Verdini, imprenditore ed esponente politico di rilievo, tra i fautori del Patto del Nazareno tra Silvio Berlusconi e il segretario del Pd Matteo Renzi. L’accusa è violazione della legge Anselmi, come svela oggi il Fatto.

L’inchiesta

L’indagine punta a riscontrare le dichiarazioni dell’avvocato Amara è in una fase iniziale. Inizialmente a Perugia le iscrizioni nel registro degli indagati erano rimaste quelle originarie fatte dai pubblici ministeri di Milano per la violazione della ‘legge Anselmi’ sulle associazioni segrete che poi hanno inviato gli atti ai magistrati del capoluogo umbro. Questi hanno compiuto successivamente diversi atti e i pubblici ministeri avrebbero anche nuovamente sentito l’avvocato Amara, già in carcere per un’inchiesta dei pm di Potenza. Non è però chiaro se gli ultimi sviluppi siano legati alle ulteriori indagini svolte.

I Verbali di Amara

Verdini sarà sentito nei prossimi giorni dai magistrati del capoluogo umbro. Secondo quanto risulta all’ANSA nell’indagine nata in seguito alle dichiarazioni dell’avvocato Piero Amara ci sarebbero anche altri iscritti nel registro degli indagati. Sempre per la violazione della legge Anselmi. Su quante siano le iscrizioni e chi riguardino la procura di Perugia guidata da Raffaele Cantone mantiene un riserbo assoluto.

L’indagine con la quale si sta riscontando la veridicità o meno delle dichiarazioni dell’avvocato Amara è infatti ancora in pieno svolgimento. Inizialmente a Perugia le iscrizioni nel registro degli indagati erano rimaste quelle originarie fatte dai pubblici ministeri di Milano per la violazione della ‘legge Anselmi’ sulle associazioni segrete che poi hanno inviato gli atti ai magistrati del capoluogo umbro. Questi hanno compiuto successivamente diversi atti e i pubblici ministeri avrebbero anche nuovamente sentito l’avvocato Amara, già in carcere per un’inchiesta dei pm di Potenza. Non è però chiaro se gli ultimi sviluppi siano legati alle ulteriori indagini svolte


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