Le finte malattie dei No Green Pass: boom di certificati medici - Live Sicilia

Le finte malattie dei No Green Pass: boom di certificati medici

In veneto si è registrato un incremento del 10% di richieste di malattia

ROMA – Dal 15 ottobre, data in cui è entrato in vigore l’obbligo di Green pass per tutti i lavoratori, le assenze per malattia dei lavoratori hanno registrato un vero e proprio boom. Ma andiamo con ordine.

Secondo un’inchiesta pubblicata dal Corriere della Sera, i dati generali dell’Inps parlano, solo per la giornata di lunedì, di un incremento del 10% di certificati di malattia. Ovvero più di tremila, da sommare a quelli già registrati il 15 ottobre.

La finta malattia per eludere il Green pass

Tuttavia, la malattia – nel caso si tratti di un escamotage per non presentare il Green pass – non verrà pagata e si resterà nel limbo di un’assenza ingiustificata dal lavoro pari all’aspettativa senza retribuzione. Per uscire da questo stallo, il lavoratore dovrà presentarsi al lavoro con regolare Green pass spezzando così la fase di sospensione

In alcuni casi, i lavoratori si sono presentati regolarmente in azienda, ma senza la certificazione verde, il 15 ottobre. Essendo però stati respinti hanno chiesto ed ottenuto dal proprio medico di base l’assenza giustificata per malattia.

La nota dell’Inps

Ma, come spiega il direttore dell’Inps veneto, Antonio Pone, al Corriere “così non è perché la collocazione nello stato di sospensione, in questo caso, scatta istantaneamente nel momento in cui si è “pizzicati” al lavoro senza pass. Il certificato del medico, anche se redatto un’ora dopo non ha valore perché, come durante l’aspettativa non retribuita, non sono contemplate né la malattia né le ferie. L’unico modo per spezzare questa situazione è tornare al lavoro con pass”.

I numeri

Se venerdì 15, rispetto a venerdì 8, si è passati da 7.125 certificati a 8.886, lunedì scorso è andata peggio. Rispetto al lunedì precedente, l’Inps ha vidimato in Veneto 18.795 certificati contro i 15.579 dell’11 ottobre. 


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