Skipper scomparso, la fidanzata: "Attesa infinita, voglio la verità" - Live Sicilia

Skipper scomparso, la fidanzata: “Attesa infinita, voglio la verità”

Parla Dalila Violante, compagna del cinquantenne di cui si sono perse le tracce

“L’ultima volta ci siamo parlati un mese fa. Era il 22 settembre quando mi disse che avrebbe trascorso qualche giorno da sua madre a Capaci, poi avrebbe fatto l’ultimo giro con la sua barca, perché voleva venderla”. Da allora il silenzio. Dalila Violante, la fidanzata di Andrea Taormina, skipper cinquantenne scomparso ormai da quasi un mese, racconta a LiveSicilia il suo incubo. L’uomo era partito con la sua barca a vela, la “Malandrina”, da San Vito Lo Capo per raggiungere il porto di Balestrate, ma non vi è mai arrivato. Ad aspettarlo c’era proprio la donna: “Da quel giorno vivo nell’angoscia, in un’attesa infinita che mi distrugge e che non mi permetterà di andare avanti, se non conoscerò la verità”.

“Sento che è ancora vivo”

“In cuor mio – continua – credo e spero che sia vivo, ma tutto quello che succede mi preoccupa molto. Non so se pensare ad un allontanamento volontario o ad un incidente in mare. Fatto sta che continuano a verificarsi episodi strani, come l’arrivo di un grande pacco a casa mia”. Dalila Violante racconta infatti di avere ricevuto, ieri mattina, novanta confezioni di caffè in capsule e una grossa quantità di croccantini per gatti, acquistati per lei da Taormina. “E’ molto strano che a distanza di un mese dalla scomparsa mi sia arrivata una sorta di ‘scorta’ di questi prodotti. Anche alcuni suoi comportamenti mi hanno creato dei dubbi, nell’ultimo periodo. Mi ha intestato il suo scooter, mi ha dato dei soldi. Tutte circostanze che, con il senno di poi, mi hanno fatto riflettere molto e pensare al peggio”, spiega la donna.

Andrea ama la vita

Ma come stava prima della scomparsa Taormina? Qual era il suo stato d’animo? Dalila Violante racconta di aver vissuto un brutto periodo per un lutto in famiglia: “Credevo che alcuni suoi momenti di tristezza fossero legati alla mia sofferenza, ma forse lui appariva nervoso perché c’era qualcosa che lo turbava, ma teneva tutto dentro: è una persona molto sensibile. So per certo che gli mancavano tantissimo i suoi nonni, che non ci sono più, me ne ha parlato spesso. Ma nulla poteva farmi pensare che sarebbe accaduto qualcosa del genere. Andrea ama la vita, tiene molto a se stesso e alla sua salute, avevamo dei progetti. Chi lo ha visto il giorno prima della partenza descrive una persona tranquilla. L’assenza di sue notizie mi devasta, non mi fa più vivere”.

L’allontanamento volontario

Nelle ultime settimane si è fatta strada l’ipotesi di un allontanamento volontario, specie dopo il ritrovamento di tre corpi senza vita nei pressi del lungomare di Balestrate che sarebbero di tre tunisini, annegati durante una traversata. “Si parla di una ipotetica fuga in Tunisia – dice la donna – dove lui avrebbe dei contatti. Io non so nulla di questi legami, né di viaggi recenti. Stiamo insieme da un anno e mezzo e mai si è recato in Tunisia. Mi ha raccontato di esserci stato più volte in passato, ma non con la sua imbarcazione. D’altronde – continua Dalila Violante – una volta gli chiesi di andare a Favignana in barca a vela e mi disse che la sua non era adatta”. La donna chiede verità: “Qualunque essa sia. Vivo tra lacrime e speranza, angoscia e attesa. Aspetto ogni giorno un suo cenno, una notizia. Ma non arriva. Una raffica di domande mi tormenta. Vorrei potermi dare pace”.

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