La verità sulla morte di Anthony: ora tocca alla Procura di Roma

La verità sulla morte di Anthony: ora tocca alla Procura di Roma

Un caso che pare destinato a conoscere ben presto risvolti dall’esito tutt’altro che scontati.
IL 24ENNE ADRANITA
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ADRANO. E’ probabilmente un piccolo, ma tuttavia necessario, tassello utile a far luce, una volta per tutte, sulla morte di Anthony Bivona. Un timido ma incoraggiante passo che va incontro agli appelli ed alle denunce della famiglia che mai si è rassegnata (e che non intende certo farlo) rispetto al corpo privo di vita del giovane adranita, fatto ritrovare nella sua abitazione in Germania.
Ebbene, la Procura di Catania dopo l’esposto depositato a proposito della richiesta di autopsia, ha effettuato una preliminare analisi della documentazione in possesso fino a quel momento e ritenendo necessari gli approfondimenti del caso, il fascicolo è stato inviato alla Procura di Roma per competenza. Una decisione solerte che induce a pensare che qualcosa cominci finalmente a smuoversi.
Ma, soprattutto, la possibilità che si possa conoscere cosa accadde in quella tremenda notte tra il 17 ed il 18 luglio scorsi.

Una famiglia che non si arrende

Una storia atroce, caratterizzata da una ricostruzione dei fatti che non regge alle tante e troppe contraddizioni. Un filo narrativo della storia che non si regge in piedi che vi avevamo già raccontato nelle scorse settimane, LEGGI: L’inquietante morte di Anthony e quella verità ancora lontana ed anche Anthony e la battaglia della famiglia: chiesta l’autopsia.
Troppe le lacune e le versioni che non combaciano con le ferite rinvenute sulla salma del 24enne e con i tanti dubbi che chi, testimone indiretto di quei drammatici minuti, ha posto all’attenzione dei familiari del povero Anthony Bivona: un ragazzo umile, amante della vita ed energico per il quale si stenta davvero a pensare che possa essere stato egli stesso a togliersi la vita.
Difficile da credere. Ancora più complicato dimostrarlo. Eppure, la famiglia è costretta ad inseguire una verità che al momento non c’è.

Il muro di gomma

Il punto non è più soltanto cosa accadde quella sera a cavallo della mezzanotte. La questione è anche chi “starebbe proteggendo chi”.
Il trasferimento di competenze tra Procure, potrebbe essere il grimaldello che scardina il muro di gomma sul quale la famiglia Bivona è stata costretta finora a sbattere. Un lavoro instancabile quello dei genitori e delle sorelle di Anthony che assieme al legale Francesco Messina portano avanti un’autentica battaglia di verità e giustizia.
Poco altro da aggiungere. Perchè se è vero che le parole sono importanti, altrettanto lo è un semplice atto di trasferimento delle competenze che può rappresentare la riapertura di un caso destinato a conoscere ben presto risvolti dall’esito tutt’altro che scontati.


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