Velodromo, odissea senza fine: la riapertura è ancora lontana

Velodromo di Palermo, odissea senza fine: riapertura lontana

L'impianto, che ospitò Mondiali di ciclismo su pista e Universiadi, è inagibile dal 2012

PALERMO – Erbacce alte, sporcizia, polvere e tanta amarezza. Uno scenario disarmante si presenta agli occhi di chi si addentra oggi all’interno del Velodromo “Paolo Borsellino” di Palermo, nel quartiere Zen. L’impianto, che quando fu inaugurato era all’avanguardia per il ciclismo su pista, è chiuso dal 2012.

Quella del Velodromo ‘Paolo Borsellino’ di Palermo, dichiarato inagibile, è una storia senza fine. La struttura, inaugurata a febbraio 1991, venne costruita tra il 1989 e il 1990 per un costo di 17 miliardi di lire, stanziati per i mondiali di calcio. Per la sua inaugurazione il velodromo ospitò una sfida di velocità tra il tedesco Michael Hübner e l’italiano Claudio Golinelli.

Dal 1990 al 1993 si sono susseguite una serie di azioni vandaliche provocando notevoli danni. Nel 1994 il velodromo palermitano ospitò anche i mondiali di ciclismo e nel 1997 le Universiadi con la partecipazione di numerosi atleti provenienti da tutto il mondo impegnati in varie discipline tra cui il calcio, il rugby e il football.

L’ex patron del Palermo Calcio, Maurizio Zamparini, durante il periodo della sua presidenza, aveva anche presentato un progetto per la costruzione del nuovo stadio sull’area del Velodromo, ma il progetto è rimasto solo sulla carta. Il nome originario dell’impianto è “San Gabriele” (prendendo il nome del terreno su cui venne costruito e che precedentemente apparteneva alla mafia). Nel corso degli anni si sono disputati al Borsellino incontri di rugby, football americano e calcio minore, ma anche partite benefiche, spettacoli, concerti e i tornei della rassegna “Mediterraneo antirazzista”. Nel 2012 le tribune furono dichiarate inagibili e pericolanti. Inizia qui il declino e la fine della fruizione dell’impianto che ancora oggi non riesce a risorgere.

Recentemente, l’assessore comunale allo Sport Paolo Petralia, attraverso un atto di indirizzo, ha destinato l’area a campo polivalente. L’opera è inserita nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche. Attualmente, ancora, il velodromo non ha aperto il portone d’ingresso al pubblico. Un passaggio fondamentale per la programmazione di un intervento di ristrutturazione e messa in sicurezza.

“L’anno scorso non abbiamo potuto procedere con una calendarizzazione di interventi per l’assenza nel piano triennale delle opere pubbliche delle opere da effettuare al Velodromo Paolo Borsellino – spiega dal Comune il dirigente del Coordinamento Interventi Coime Francesco Teriaca -. Abbiamo dovuto iniziare l’iter amministrativo da zero e quindi nominare anche come nuovo Rup (Responsabile unico del procedimento) Antonino Moscato. Sono in corso di esecuzione i carotaggi. Una volta ultimati, si procederà alla stesura di un cronoprogramma dei lavori che comprenderà:  la messa in sicurezza delle tribune (mansione che sarà data in appalto), la sistemazione del campo (che sarà effettuata dalle maestranze del Comune) e i lavori riguardanti l’impianto elettrico che saranno effettuati dall’Amg”.


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