Terremoto di Santo Stefano: ricostruzione, ancora ostacoli - Live Sicilia

Terremoto di Santo Stefano: ricostruzione, ancora ostacoli

Geometri e Ingegneri: "Prolungare lo stato d'emergenza"
IL CONVEGNO
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L’allarme lanciato stamani in occasione del convegno promosso dal Collegio dei Geometri e dall’Ordine degli Ingegneri, da quello degli Architetti e dall’Ordine dei Geologi della provincia di Catania è chiaro: serve prolungare lo stato di emergenza e serve inoltre aggiornare la normativa per consentire una più snella gestione burocratica che tenga conto inoltre del tempo perso a causa della pandemia da Covid-19. 

“Proficua e utile attività quella di stamani – commenta Agatino Spoto, presidente del Collegio dei Geometri e dei Geometri Laureati di Catania – e aggiungo necessaria per accendere i riflettori si quella che rischia di essere un’incompiuta dai risvolti tragici. La ricostruzione post sisma ha subito rallentamenti evidenti e oggi, a poco più di un mese dalla scadenza dei termini fissati per lo stato di emergenza, siamo molto indietro rispetto a quanto avremmo potuto portare avanti se non fossero subentrati altri e non indifferenti problemi. 

Il nostro lavoro, in sinergia con gli altri Ordini professionali e di concerto con il Commissario Straordinario Salvatore Scalia che ringrazio per la sensibilità, ha messo nero su bianco le criticità emerse nel corso del tempo.
C’è prima di tutto la necessità, che abbiamo espresso attraverso due disegni di legge che vertono sull’equiparazione formale e sostanziale del terremoto di Santo Stefano a quello del centro Italia. Cio’ è possibile attraverso una medesima trattazione delle difformità urbanistiche e una gestione degli onorari dei professionisti che ricalchi il solco delle decisioni già assunte per i compensi ai professionisti del centro Italia. 

Le criticità che il nostro territorio esprime hanno natura ben più profonda che va tenuta in considerazione e oggi più che mai azioni come il superbonus 110% che rischia di vedere uno stop per le abitazioni unifamiliari possono e devono essere invece implementati per consentire una veloce e concreta ricostruzione, ammodernamento e rivalutazione del nostro patrimonio immobiliare. 

Per noi questo incontro non sarà un unicum ma ci auguriamo possa essere l’inizio di una serie di appuntamenti che possano portare risposte concrete attraverso un’azione di informazione e di coinvolgimento degli organi istituzionali preposti.”

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