Catania, il “miracolo” dei tre bimbi nati nel reparto allagato

Catania, il ‘miracolo’ dei tre bimbi nati nel reparto allagato

L'alluvione invade anche il punto nascita del "Garibaldi Nesima", ma i medici non si sono arresi.

CATANIA. Quello che è accaduto all’ospedale “Garibaldi Nesima” è una storia di dolcezza destinata all’eternità. La fotografia di ieri era quella di uno scenario apocalittico. Uno tsunami di acqua piovana che invade il pian terreno del nosocomio con le sale operatorie del Punto nascita che si trovano addirittura ai piani sotterranei e dove le cascate di pioggia hanno trovato un percorso quasi naturale. Ci sono donne in travaglio ed una situazione che rischia di divenire ancora più drammatica di quanto già non lo siano le notizie che arrivano da fuori.
Costretti a costruire una trincea che blocchi, alla meno peggio, la continua violenza dell’acqua. LEGGI LA DIRETTA

Eppure in quelle concitate ore, vengono alla luce tre bimbi. Tutti maschietti. I medici, gli infermieri ed il personale del Reparto hanno lavorato mantenendo i nervi saldi ancorati alla propria missione. Il primo pianto del neonato che diventa metafora di felicità e liberazione.
Come a dire che la concatenazione della semina buona rimane sempre in moto perpetuo.

“Una prova di coesione e resistenza”

“E’ stato un miracolo, accaduto nel contesto di un evento terribile”, il direttore generale dell’Arnas, Fabrizio De Nicola, lo dice scandendo bene le parole. E spiega altrettanto bene quella che è stata la delicatezza del momento.
“Non era mai accaduto qualcosa del genere – prosegue -. Ed è stata una prova di coesione e resistenza: non abbiamo chiuso l’ospedale ma abbiamo continuato a fare quello che andava necessariamente fatto. Abbiamo provveduto a mettere ogni paziente in sicurezza ed a gestire una situazione che, mi creda, era tutt’altro che facile gestire. Al resto ci hanno pensato le squadre della sicurezza interna, della protezione civile e dei vigili del fuoco”.  

Nelle sue parole le tracce, labili, di una commozione autentica e spontanea: una professione che diventa, lo dicevamo, missione in quella che è la squadra del Direttore del reparto, Giuseppe Ettore. Che non può far altro che cedere ad un rapporto umano imprescindibile.
Non è più solo un messaggio di speranza. E’ la conferma dell’eccellenza valorosa che s’impone anche nel contesto di un profondo sud così tanto bistrattato. E non si può restare indifferenti rispetto alla delicatezza del momento ed alla vita che si impone in uno scenario di morte come quello vissuto in queste ore.

La celebrazione della vita

I tre bimbi stanno ovviamente bene. Ed anche per i loro genitori, è stato vivere qualcosa di surreale.
Intanto, ci si premunisce in vista delle due giornate (quelle di domani e venerdì) per le quali il meteo tornerà a livelli massimi di allerta.
“Stiamo rafforzando ogni possibile precauzione – conclude De Nicola -. Ho provveduto a creare una task force che sia attiva da qui alle prossime settimane. Al momento, il reparto di Radiologia ed il Laboratorio analisi sono inutilizzabili: stiamo spostando attrezzature e scatoloni. Tuttavia, ci vorrà del tempo per quantificare i danni”. 

Al “Garibaldi Nesima” si è celebrata l’affermazione della vita. Grazie anche ad un’equipe che ha deciso di non lasciare spazio alla rassegnazione del momento.

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