Rimpasto e sentenza: "Pogliese ferma tutto ma non il Consiglio"

Rimpasto e sentenza: “Pogliese ferma tutto ma non il Consiglio”

Alcuni consiglieri comunali, tra cui Enzo Bianco,, si scagliano contro il sindaco e contro la sua ordinanza. La replica
L'OPPOSIZIONE
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CATANIA – “Apprendiamo con stupore e sgomento, visto il drammatico momento che sta vivendo la città, che nell’ordinanza del sindaco vengono chiusi tutti i pubblici uffici e tutti gli uffici comunali ad eccezione degli edifici di supporto al consiglio comunale, come se fossero essenziali e prioritari per la città. Così facendo viene, fra l’altro, messo a repentaglio il personale del consiglio comunale che nonostante le modalità di svolgimento in Smart working dovrà necessariamente recarsi ai lavori del consiglio”.

La “fretta” di Pogliese

Alcuni consiglieri comunali di opposizione, anche interna alla maggioranza, si scagliano contro il sindaco Pogliese e contro soprattutto l’ordinanza. Lidia Adorno, Graziano Bonaccorsi, Enzo Bianco, Lanfranco Zappalà, Giuseppe Gelsomino, Francesca Ricotta e Salvo Di Salvo inviano una nota contro il primo cittadino che ha previsto la chiusura di scuole e uffici, ma non di quelli a supporto del Consiglio comunale. “Fermo restando che questa opposizione ha chiari i tempi ristretti per andare avanti con gli atti finanziari per poter far funzionare l’ente comunale – affermano – e fermo restando che questa stessa opposizione ha dato in tutte le sedi disponibilità affinché i lavori del consiglio si potessero svolgere nei festivi, di sabato, di domenica ed anche ogni giorno, troviamo assurdo che nell’ordinanza venga emesso questo per imporre a tutti i costi la volontà di fare il consiglio giovedì. Tutto ció accade perché dietro la decisione non vi è l’interesse della città, bensì vi sono chiari interessi politici”.

L’attesa della sentenza

Il nodo rimpasto starebbe spingendo Pogliese a prendere queste decisioni. “È infatti nota a tutti la crisi che sta attraversando in questo momento la maggioranza per via della scelta del sindaco di voler operare in tempi urgenti un rimpasto, probabilmente anche non condiviso dalla stessa maggioranza – dicono ancora gli oppositori. È risaputo che lo stesso sindaco, in una riunione di maggioranza, ha preso quindici giorni di tempo, e sta adesso correndo per poter incassare tutti gli atti di natura finanziaria in modo da poter quanto prima fare i cambiamenti in giunta così come ha pensato di fare, in modo da posizionare i suoi uomini all’interno, visto che la sentenza della cassazione lo metterà fuori dal palazzo degli elefanti per almeno dodici mesi”.

Il Consiglio

Troviamo altresì scandaloso che proprio martedì, su iniziativa del presidente del consiglio comunale, tutti i capigruppo di maggioranza e opposizione siamo stati convocati in una conferenza dei capigruppo informale ma che si è tenuta regolarmente in videoconferenza, durante la quale il presidente del consiglio comunale Castiglione ha dapprima annunciato che per l’incolumità del personale intendeva ritirare il consiglio, concordando con tutti i capigruppo la calendarizzazione dei lavori per la prossima settimana, in modo da non causare nocumento all’ente, per poi cambiare inspiegabilmente opinione lasciando i lavori del consiglio, ed oggi apprendiamo questa ordinanza vergognosa. Inoltre ci preme ricordare la superiorità dell’ordinanza del prefetto rispetto a quella del sindaco, si potrebbe quindi anche andare incontro ad un conflitto istituzionale. E tutto ciò per quale motivo?!?”.

La replica

“Siamo di fronte a un altro tentativo di esponenti della vecchia compagine amministrativa che ha contribuito al verificarsi del dissesto, capitanata dall’ex sindaco Bianco con  l’aggiunta di due grillini, di infangare l’operato del sindaco Salvo Pogliese e dell’attuale consiglio comunale impegnato a completare il risanamento dalla montagna di debiti che ha dovuto ereditare. Disertare o tentare di sabotare questo percorso, che ha un appuntamento fondamentale in questi giorni nell’aula di palazzo degli elefanti per l’approvazione dei documenti finanziari necessari a correggere una rotta nefasta, è davvero da irresponsabili.  Stasera è stato convocato un consiglio comunale per approvare documenti contabili fondamentali per continuare nel percorso di risanamento del nostro Ente e permettere di non perdere importanti finanziamenti economici e ciò avverrà, come concordato in Conferenza dei Capigruppo, da remoto mediante collegamento in videoconferenza, con la sola eccezione di pochi dipendenti comunali che in ogni caso già da stamattina sono regolarmente in servizio presso gli uffici comunali a svolgere in totale sicurezza, le loro funzioni ritenute, per i motivi già espressi, di carattere essenziale per le sorti della nostra città. Questi signori, invece, in piena emergenza, hanno persino l’impudicizia di voler ancora perseverare con fantasiose  ricostruzioni giuridiche e amministrative. Azioni che si commentano da soli, apertamente e strumentalmente contro la Città, per risollevarsi dal disastro in cui l’hanno hanno lasciata. Una cosa però va detta: si forniscano magari di un Bignami prima di citare a casaccio organi giurisdizionali. Evitino la figuraccia di confondere la Cassazione con la Corte Costituzionale, di citare impropriamente sentenze e conseguenze, così cinici da dire il falso negando in pubblico quello che dicono in privato, a proposito di solidarietà e di emergenza. Dispiace e stupisce poi che tra i promotori di tale sconcezze giuridiche ci sia anche il consigliere Bianco, un ex sindaco che ha guidato il Ministero dell’Interno, lasciando pertanto molto riflettere sul declino di una classe dirigente abituata a spadroneggiare e ora ridotta a mendicare scampoli di visibilità, ricorrendo alle falsità e gli insulti”.


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