Figliuolo: "Imprimere forte ritmo per le terze dosi" - Live Sicilia

Figliuolo: “Imprimere forte ritmo per le terze dosi”

“Ho chiesto di fare uno sforzo, attraverso la chiamata attiva per chi rientra nella categorie prioritarie“
CORONAVIRUS
di
1 min di lettura

“Dobbiamo imprimere un forte ritmo alle terze dosi. Siamo pronti, perché c’è chiarezza di idee e lavoro di squadra tra istituzioni centrali, regioni e province autonome, associazionismo, Difesa e Protezione Civile”. Lo ha detto il commissario straordinario di Governo per l’emergenza Covid-19, Generale Francesco Paolo Figliuolo, intervenendo alla cerimonia inaugurale dell’ottava edizione di FarmacistaPiù, il congresso nazionale dei farmacisti promosso da Federfarma, Fondazione Cannavò e Utifar, con il patrocinio di Fofi.

“Ho chiesto alle Regioni e alle province autonome di fare uno sforzo, anzitutto attraverso la chiamata attiva per chi rientra nella categorie prioritarie, come le persone fragili, gli operatori sanitari, gli ospiti di Rsa e gli immunocompromessi – ha continuato il commissario -. Poi valuteremo come si evolverà la situazione, sulla base delle evidenze scientifiche”.

Il commissario ha anche parlato della somministrazione delle terze dosi al resto della popolazione e spiegato che “utilizzeremo non solo sugli hub, che stiamo razionalizzando perché non dovremo più gestire i 530 mila accessi di media dei mesi scorsi, con picchi di 650 mila. Oggi siamo in grado, con il 30% di hub in meno, di supportare la campagna vaccinale. Anche grazie all’implementazione dell’altra linea prevista dal piano vaccinale, che è capilarizzazione dei punti vaccinali, che si realizza anche attraverso le 19mila farmacie sparse sul territorio“.

“Vogliamo prevenire, siamo pronti. Regioni e Pa stanno dando il massimo impulso alla terza dose e la circolare emanata oggi ha avuto la funzione di chiarire che bisogna procedere con ordine, per priorità, come già fatto nei primi cicli di vaccinazione. L’obiettivo – ha detto il commissario – è passare dall’86,5% di copertura al 90%. Oggi siamo già vicini a 87%, se consideriamo il 2% di persone guarite dal Covid”. Figiulo ha infine evidenziato come “nonostante l’aumento dei contagi, non c’è pressione sugli ospedali e questo permette oggi di curare le persone anche per altre patologie non Covid”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI