L'omicidio del segretario DC: chiesta condanna all'ergastolo - Live Sicilia

L’omicidio del segretario DC: chiesta condanna all’ergastolo

Gaetano Nicotra è accusato di essere il mandante del delitto. Il pm ha chiesto l'assoluzione invece per Nino Rivilli.
LA REQUISITORIA
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Condannare all’ergastolo Gaetano Nicotra per l’omicidio del segretario DC Paolo Arena ammazzato il 28 settembre 1991. Trent’anni dopo quell’omicidio “eccellente” il pm Marco Bisogni ha chiesto alla Corte d’Assise di Catania la condanna di uno dei vertici del clan di Misterbianco che secondo la tesi accusatoria avrebbe ordinato l’uccisione del politico che ‘avrebbe’ favorito negli appalti il clan rivale ai Nicostra. Cioè il gruppo mafioso dello scomparso boss Giuseppe Pulvirenti ‘u Malpassotu.

E in particolare della corrente criminale che faceva riferimento a Orazio Pino, l’ex collaboratore di giustizia assassinato in Liguria ma per questioni diverse dalla mafia. Al termine della requisitoria, due ore in cui il sostituto procuratore della Dda ha analizzato l’impianto probatorio, Bisogni ha chiesto l’assoluzione per Nino Rivilli, altro pezzo da novanta del clan di Misterbianco. Non sono sufficienti a una condanna le sole rivelazioni del pentito Luciano Cavallaro, che indica l’imputato come l’altro sicario che assieme a lui quella mattina d’autunno – c’era un matrimonio in corso nella chiesa vicino al Municipio – hanno ucciso Paolo Arena. Le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia resi durante un processo in Toscana non sono state ritenute utilizzabili dalla Corte d’Assise. Per il magistrato invece ci sono prove sufficienti per condannare all’ergastolo Gaetano Nicotra, fratello di Mario u Tuppu, ammazzato nel 1989 durante la cruenta di mafia. 

Un omicidio quello del segretario Dc che per 30 anni ancora non ha colpevoli. A dare una svolta al caso rimasto nel cassetto degli “omicidi irrisolti” è stato Luciano Cavallaro, ex soldato dei Tuppi, che ha iniziato a collaborare con la giustizia diversi anni fa. Nel corso di un’udienza fiume, lo scorso anno, ha raccontato minuto dopo minuto l’agguato e poi le fasi della fuga. Ma nel mosaico ricostruito oggi dal pm Marco Bisogni ci sono anche altri tasselli documentali e testimoniali che portano alla figura di Tano Nicotra come il mandante del delitto

Il turno delle difese – gli avvocati Vittorio Basile e Salvatore Vitale per Nicotra e l’avvocato Francesco Antille per Rivilli – sarà il prossimo 16 dicembre. 


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