Studenti contro l'affossamento del DDL Zan: 'No ai compromessi' VIDEO - Live Sicilia

Studenti contro l’affossamento del DDL Zan: ‘No ai compromessi’ VIDEO

“In tanti credono in questa causa e vogliono manifestare il loro dissenso. Siamo stufi di non avere voce“

PALERMO – “Il deputato Zan è venuto nella nostra scuola, ha parlato della sua esperienza. Ha descritto cosa significa essere omosessuale in Italia, deve vergognarsi perché la cultura non è ancora pronta ad accettare queste cose“. A raccontarlo è Marco Targaglia, uno degli studenti che questa mattina è sceso in piazza per manifestare il dissenso contro l’affossamento del DDL Zan e per chiedere il riconoscimento dei propri diritti.

In tanti per le vie del centro hanno sfilato. Gli studenti sono stufi di non vedere riconosciuti i loro diritti, cosa che in una società civile dovrebbe essere normale.

La marea di studenti è partita da Piazza Verdi ed è arrivata, intonando il coro “omofobi vaffanculo”,a Palazzo delle Aquile, sede del consiglio Comunale. Lì, così come fatto lungo Via Maqueda, hanno continuato ad intonare cori e raccontato le loro esperienze, ma anche urlato contro chi ha esultato in Senato ha votato contro l’approvazione del DDL.

“Vogliamo manifestare il nostro dissenso contro il DDL Zan. Siamo tantissimi perché in tantissimi credono in questa causa e vogliono manifestare il loro dissenso – ha dichiarato Azzurra Chiareri -. Fino a quando questa legge non passerà dal voto popolare non verrà approvata in Parlamento. Ci sono tanti episodi di violenza anche se non sembra. Le persone ci fanno male senza accorgersene“. Ha concluso la studentessa.

“Gli studenti si sono mobilitati, finalmente direi, almeno a Palermo perché sono stufi di non avere una voce ed essere trattati come minori che non hanno diritto al voto e, di conseguenza, non possono essere attivi socialmente – lo urla con un molta rabbia Luciano Cassina -. Vogliamo che il Senato, che non ha approvato questa legge, si renda conto che non sta rappresentando una grande fetta della popolazione. Questa Isola – ha concluso – viene da secoli di misoginia e omofobia. Noi vogliamo lottare affinché la popolazione si renda conto che Palermo è una città di inclusione“.

“Siamo qui per manifestare contro l’affossamento del DDL Zan, ma anche per tutto quello che è avvenuto prima. Pensare di scendere a compromessi su quelli che sono i nostri corpi e i nostri diritti è una vergogna. Noi siamo qui per farci sentire – spiega Giù D’Angelo -. C’è gente che non fa parte della comunità, alla fine siamo persone che lottano per le stesse cose. Non esistono cittadini di serie A e serie B“.


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