Palermo, il commercialista e il fondo 'Pluto' alle Bahamas

Palermo, il commercialista e il fondo ‘Pluto’ alle Bahamas

Sono 13 milioni confiscati su cui Francesco Zummo stava cercando di rimettere le mani. Fabio Petruzzella respinge le accuse

PALERMO – C’è un fondo depositato in una banca alle Bahamas. Ufficialmente è stato confiscato a Francesco Zummo, ma uno dei costruttori del sacco di Palermo avrebbe provato fino a pochi giorni fa a svuotarlo con l’aiuto del commercialista Fabio Petruzzella che ieri è stato interrogato. Accompagnato dai suoi legali, gli avvocati Roberto Tricoli e luigi Miceli, si è difeso sostenendo di non avere fatto alcunché di illecito.

Entrambi sono stati arrestati nei giorni scorsi dai poliziotti dello Sco. A Zummo, per ragioni di età, sono stati concessi i domiciliari. La Procura di Palermo ha ricostruito il passaggio di 23 milioni di euro da alcuni conti in Svizzera ad altri aperti in Albania, grazie al lavoro di alcuni facilitatori, il broker svizzero ma di origini italiane Daniele Cestagalli e il petroliere albanese Rezart Taci.

Amicizie importanti

C’è un capitolo delle indagini in cui si parla di funzionari da corrompere, ma anche di amicizie che contano con membri del governo albanese e del Montenegro. Il giudice per le indagini preliminari Alfredo Montalto ritiene che le frasi intercettate siano troppo generiche per individuare chi sarebbe stato corrotto e contestare eventuali reati.

Una parte del denaro era rimasta bloccata sul conto aperto a Tirana da Petruzzella grazie ad una procura speciale firmata da Zummo. “La cosa è fatta – diceva Cestagalli – dipende solo da sto pezzo di m… che sta raccogliendo le firme di tutti i ministri del governo albanese perché non vuole rotto i c…”.

“per il discorso di 1.4 e Panama”

Ed è sempre Cestagalli a svelare, senza sapere di essere intercettato, che c’era in ballo un’altra operazione. Lo scorso 7 settembre ne parlava in macchina con una persona non identificata. Della conversazione si conosce soltanto il riassunto trascritto dagli investigatori. “Fabio” aveva urgente bisogno di qualcosa anche “per il discorso di 1.4 e Panama”. Cestagalli gli ha suggerito di non parlarne perché “potrebbe essere ascoltato”. All’indomani Fabio sarebbe partito, aveva già fatto i biglietti. Ed ancora: “Per altri 11 la persona ha urgenza in quando il conto è intestato alla moglie e quest’ultima sta morendo e ha urgente bisogno di farsi fare una procura per la questione Bahamas“.

La Procura non ha dubbi sull’identificazione. Petruzzella è partito per l’Albania l’8 settembre e la moglie di Zummo è in precarie condizioni di salute. Alla donna è intestato il fondo Pluto depositato in una banca a Nassau, capitale delle Bahamas.

Voleva “rifarsi con le Bahamas”

Il fondo fa parte dell’elenco dei beni confiscato con sentenza definitiva a Zummo e ai suoi familiari. Il patrimonio stato accumulato grazie all’aiuto della mafia. Qualcuno, però, secondo l’accusa, stava facendo di tutto per rubarlo allo Stato. E Petruzzella spiegava alla compagna che il blocco dei soldi i Albania stava creando dei problemi, ma che avrebbero potuto “rifarsi con le Bahamas”. Resta aperto il filone che porta a Panama di cui parlava Cestagalli.


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