Stop ai vaccini: proteste all'ospedale Civico, poi il dietrofront - Live Sicilia

Stop ai vaccini: proteste all’ospedale Civico, poi il dietrofront

Somministrazione solo su prenotazione

PALERMO – Sembra essere rientrata la protesta che questa mattina ha bloccato per alcune ore il centro vaccinale dell’ospedale Civico di Palermo, coinvolgendo alcuni palermitani che si erano presentati all’hub vaccinale per sottoporsi alla vaccinazione anti-Covid. Molte persone che non avevano effettuato la prenotazione, infatti, sono state respinte all’ingresso. Ed è scattata subito la protesta.

“Ieri pomeriggio – spiegano alcuni dipendenti della struttura ospedaliera – è arrivata una circolare in cui si dice che possiamo vaccinare solo i prenotati. Prima potevamo vaccinare chiunque si presentava, ma adesso no”. Una risposta che ha fatto infuriare gli utenti che si erano presentati questa mattina per sottoporsi al vaccino.

“Giovedì sono venuto e mi è stato detto che potevo tranquillamente venire sabato senza prenotazione. Adesso mi dicono che devo andare alla Fiera del Mediterraneo per vaccinarmi perché qui vaccinano solo i prenotati. E’ una cosa assurda – era stato il commento di un uomo stamattina, prima che la situazione tornasse alla normalità – Dovunque si sente dire che dobbiamo vaccinarci. Mi presento e mi dicono che non posso farlo e che la procedura cambia da un giorno all’altro. Una vergogna”.

Dopo alcune ore di agitazione la situazione è tornata sotto controllo e gli utenti presenti hanno potuto così ricevere la dose del siero anti-Covid. Ieri, i vertici dell’azienda avevano disposto la sospensione delle prenotazioni e delle somministrazioni, dopo un incontro con il commissario straordinario Covid, Renato Costa, che aveva chiesto di applicare la nota della Regione sulla chiusura dei centri vaccinali ospedalieri per lasciare aperti solo hub e ambulatori territoriali. Dunque, bisognava dunque garantite solo le prenotazioni fino al 23 novembre, mentre si fermavano subito gli open-day. Poi la marcia indietro a causa delle proteste di questa mattina.

L’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, ieri aveva spiegato che i centri ospedalieri possono restare aperti se questo non comporta “costi aggiuntivi per pagare il personale e non si pregiudica l’assistenza per i pazienti non-Covid”.


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