Spaccio e droga a domicilio: a gennaio la requisitoria - Live Sicilia

Spaccio e droga a domicilio: a gennaio la requisitoria

Oggi gli imputati del processo Concordia hanno fatto la scelta dei riti.

CATANIA – La ‘resa dei conti’ è rinviata al prossimo anno. Precisamente all’11 gennaio 2022. Il giorno che ricorda il terremoto che distrusse il Sud Est siciliano nel 1693 si svolgerà la requisitoria del pm Rocco Liguori del processo abbreviato frutto dell’inchiesta Concordia. Un’inchiesta che ha permesso di far chiudere bottega ad una piazza di spaccio e che ha documentato le nuove frontiere del mercato illecito dello stupefacente. Che in linea con i trend viaggia anche ‘a domicilio’. 

L’udienza preliminare si è aperta oggi davanti al gup. I 23 imputati hanno formulato la scelta dei riti. In 20 hanno optato per il giudizio abbreviato. 

Sono tre i capitoli che compongono il processo: la piazza di spaccio creata da Michele Balsamo e famiglia (moglie e suocero Angela e Francesco Sapuppo) tra via della Concordia e Via Cordai. Ad inchiodare il mc drive della droga intercettazioni audio e video. Nella rete dei carabinieri sono finiti anche i pusher, che dopo ogni arresto erano pronti ad essere sostituiti. Il secondo capitolo vede protagonista Eugenio Farinella, battezzato il “tassista della droga” per il suo ruolo di consegnare le dosi acquistate in via Della Concordia ai clienti di un night. Ultimo capitolo è la “droga da asporto” organizzata da Mario Grillo. Le ordinazioni fatte tramite telefonino sarebbero state consegnate dai rider.

Il pm svilupperà nella requisitoria tutto il quadro accusatorio raccolto dalle indagini dei carabinieri 

TUTTI I NOMI. Michele Balsamo, Alessandro Caltabiano, Carmelo Caltabiano, Orazio Fuselli, Giancarlo Manfredi, Alessandro Motta, Massimo Raia, Francesco Sapuppo, Mario Grillo, Eugenio Farinella, Antonino Valentino Di Guardo, Giuseppe Minutola, Carmelo Pandetta, Angela Sapuppo, Carmelo Basile, William Barbera, Agatino Carnazza, Salvatore Caltabiano, Antonino Fuselli, Francesco Munzone, Arturo Strano e Vincenzo Testa. FOTO


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