Salta lo sconto sulla Tari, Fava: "La Finanziaria? Carta straccia" - Live Sicilia

Salta lo sconto sulla Tari, Fava: “La Finanziaria? Carta straccia”

Il 2 dicembre scade il saldo, ma dei dei fondi regionali nessuna traccia

PALERMO – Le agevolazioni sulla Tari 2021 per i commercianti? Niente da fare, abbiamo scherzato ed entro il 2 dicembre i commercianti dovranno pagare per intero. I soldi promessi dalla Regione Siciliana ai comuni dell’Isola infatti non sono arrivati e l’amministrazione comunale di Palermo non può fare altro che allargare le braccia: nonostante gli annunci e le delibere di Sala delle Lapidi, infatti, non ci sarà alcuno sconto sulla già esosa tassa sui rifiuti per le utenze non domestiche.

A metterlo nero su bianco gli uffici di piazza Giulio Cesare in risposta a un’interrogazione del consigliere comunale Marcello Susinno, di Sinistra Comune. E la situazione provoca un terremoto politico non solo in città, ma soprattutto alla Regione dove il deputato Claudio Fava chiede che la Finanziaria regionale che avrebbe dovuto stanziare queste e altre somme passi ai raggi X dell’Assemblea di Palazzo dei Normanni.

“E’ stato messo nero su bianco il bluff di Musumeci sulla ‘Finanziaria di guerra’, così definita per amore di propaganda dal governo regionale, approvata per rispondere alla crisi pandemica – dice il deputato a capo della commissione Antimafia – Ad oggi, come confermano le carte del Comune di Palermo, appare poco più di carta straccia. Non un euro delle centinaia di milioni promessi è realmente arrivato ai comuni, che così non saranno in grado di garantire gli abbattimenti dei tributi locali per le attività economiche colpite dalla crisi pandemica. I milioni tanto sbandierati assomigliano sempre di più a soldi del Monopoli, un gioco sulla pelle degli enti locali e sei cittadini. Adesso esigiamo chiarezza e chiediamo alla Commissione speciale di verifica sulle leggi di approfondire il caso. Vogliamo sapere se queste risorse esistono o no, vogliamo sapere se i comuni riceveranno quanto promesso o no. E lo esigiamo in tempi rapidissimi”.

La questione non è di poco conto – spiega Susinno – e riguarda numerose attività economiche come sale cinematografiche, alberghi o discoteche. A fronte di una riduzione prevista del 70%, viene risposto che il Comune ‘non può operare le compensazioni per mancata erogazione dei fondi regionali e statali’. Un danno per quelle attività duramente colpite dalla pandemia anche perché obbligate nel 2020 ad abbassare le saracinesche con evidenti ricadute sugli incassi”.

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